Nella notte del 27 maggio, finalmente, è stato firmato, dalle maggiori sigle sindacali, il contratto dei dipendenti pubblici, e cioè dei dipendenti della scuola, dei Ministeri, delle aziende autonome, delle agenzie Fiscali, degli enti pubblici non economici, delle regioni ed enti locali, degli enti di ricerca, della Sanità, dell’Università, delle Accademie e Conservatori.
Lo stesso contratto sarà recepito per le amministrazioni del settore pubblico non statale, in sede di confronto tra Governo, regioni ed autonomie locali.
Il Governo si è impegnato a definire, inoltre e con la massima tempestività, i necessari atti d’indirizzo all’Aran.
Per attribuire incrementi retributivi a regime del 5,01% (oltre il 4,3% previsti dalla precedente finanziaria) il Governo si impegna a stanziare nella prossima legge finanziaria del 2006 le risorse aggiuntive, riferite al biennio economico 2004/2005.
L’accordo firmato prevede anche un incremento retributivo dello 0.5% che sarà destinato all’incentivazione della produttività dei dipendenti, inclusa la mobilità. Resta da vedere, almeno nel settore scuola, come potrà essere tradotto il concetto di produttività. La mobilità, come ben sanno i dipendenti della scuola, è subita da sempre.
Si dichiarano soddisfatti, per l’accordo raggiunto, i responsabili delle confederazioni sindacali.
Ecco il testo del protocollo di intesa sottoscritto il 27 maggio.
PROTOCOLLO D’INTESA
Il Governo e le Parti sociali convengono sulla necessità di definire i contratti collettivi nazionali di lavoro del biennio economico 2004-2005. 1.A tal fine il Governo si impegna a rideterminare le risorse finanziarie, indicate nelle leggi finanziarie 2004 e 2005, destinate ai rinnovi contrattuali del biennio economico 2004/2005 per il personale delle Amministrazioni dello Stato di cui all’art. 1, comma 2 del decreto legislativo 165/2001, allo scopo di attribuire incrementi retributivi a regime del 5,01% per ciascun comparto di contrattazione. Le risorse Roma 27 maggio 2005 |
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