Si è svolto al Miur l’incontro con i rappresentanti del ministero dell’Istruzione e i sindacati, relativa alla mobilità annuale per utilizzazioni e assegnazioni provvisorie. In base a quanto raccolto da La Tecnica della Scuola, l’incontro, al quale ha presenziato anche il ministro Marco Bussetti, si è conclusa con la firma del contratto. Determinante l’opera di mediazione del titolare del dicastero di Viale Trastevere.
– cancellato l’obbligo di convivenza con il genitore al quale ci si intende ricongiungere (art. 7 co.1);
– è stata aggiunta una fase (la numero 41 dell’allegato 1) per permettere al personale docente sprovvisto di titolo di specializzazione sul sostegno di poter ottenere, in subordine ed in via derogatoria e straordinaria, il ricongiungimento per un anno anche su un posto di sostegno (art. 7 co. 16), purché detto personale stia per concludere il corso di specializzazione su sostegno o abbia svolto almeno un anno di insegnamento su posto di sostegno anche con un contratto a tempo determinato.
Così come segnala la Flc Cgil, i docenti che hanno i requisiti per presentare domanda di assegnazione provvisoria sulla propria tipologia di posto o classe di concorso, se in possesso dell’ulteriore requisito previsto in via derogatoria (specializzazione di sostegno in via di acquisizione o in subordine un anno di insegnamento su posto di sostegno), potranno richiedere in aggiunta anche l’assegnazione sui posti di sostegno che rimangono disponibili al termine delle operazioni riguardanti sia i docenti di ruolo con il titolo, sia i supplenti sempre in possesso del titolo di specializzazione.
Questa possibilità di mobilità annuale si è resa indispensabile per fare fronte a particolari esigenze familiari insorte a seguito dello scriteriato sistema di reclutamento su tutto il territorio nazionale imposto dalla legge 107/2015, sistema che ha prodotto conseguenze negative pesanti su molte famiglie (l’articolato prevede infatti l’apertura della fase a tutti i docenti con requisito e l’applicazione delle precedenze previste dall’art. 8 dello stesso CCNI).
Per salvaguardare al massimo il diritto allo studio degli alunni con disabilità, l’operazione avverrà in via residuale sui posti disponibili autorizzati in deroga in organico di fatto e dopo i necessari accantonamenti per garantire il contingente delle nomine annuali dei precari con titolo di sostegno (sia delle graduatorie ad esaurimento sia delle graduatorie d’istituto) e il contingente delle immissioni in ruolo.
Definiti tempi certi per la conclusione delle operazioni, che si chiuderanno il 31 agosto prossimo per consentire un ordinato avvio del nuovo anno scolastico.
Come già scritto nelle scorse ore, il Miur e i sindacati hanno siglato un accordo che prevede l’eliminazione della “chiamata diretta”, uno dei pilastri della Buona Scuola. Il nuovo provvedimento prevede una procedura trasparente e oggettiva grazie alla quale gli Uffici scolastici territoriali procederanno ad individuare i docenti in base alle richieste dei docenti ed al loro punteggio della mobilità. L’accordo raggiunto si estende anche ai neoimmessi in ruolo per i queli è prevista l’assegnazione constestuale dell’ambito e della sede di incarico.
I docenti titolari di ambito al termine delle operazioni di mobilità potranno indicare, tramite POLIS, la scuola di partenza all’interno dell’ambito secondo questo calendario:
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