Firme eccellenti per l’abrogazione delle “leggi Moratti”
E adesso non ci sono più scuse: centro-sinistra e Cgil-Flc dovranno fare i conti con l’iniziativa del Comitato fiorentino “Fermiamo la Moratti” che in pochi giorni ha raccolto centinaia e centinaia di firme sulla proposta di legge per “abrogare le leggi Moratti senza se e senza ma”.
Nella mattinata di sabato 19, a Roma, nel corso di un seminario promosso da Alberto Asor Rosa, centinaia di intellettuali, politici e sindacalisti hanno apposto la propria firma sotto una proposta tanto semplice quanto provocatoria; 3 articoli di poche righe per dire che: la legge 53 e tutti i decreti applicativi sono abrogati, tornano in vigore le norme del Testo Unico del 1994, l’obbligo scolastico è esteso a 18 anni, le spese necessarie per applicare la legge devono essere coperte con adeguati “tagli” al bilancio della Difesa.
Fra le firme eccellenti ci sono tutte le componenti politiche della sinistra: Paola Agnello Modica e Gian Paolo Patta (Segreteria nazionale Cgil), Paolo Cento e Loredana De Petris (parlamentari dei Verdi), Gabriella Pistone e Maura Cossutta (parlamentari dei Comunisti Italiani), Oliviero Diliberto (Segretario dei Comunisti Italiani), Cesare Salvi (parlamentare dei DS).
Mancano firme di Cgil-Flc e di parlamentari di Rifondazione Comunista, ma solo perché siamo agli inizi della campagna di raccolta e le adesioni, per ora, sono state messe insieme in occasione di iniziative specifiche.
Ma c’è da credere che nei prossimi giorni la raccolta procederà con maggior vigore e nessuno degli oppositori radicali della Moratti, vorrà essere “tagliato fuori” dall’elenco degli “abrogazionisti doc”.
Non nasconde la soddisfazione il fiorentino Corrado Mauceri che da mesi sta lavorando per sostenere e promuovere l’iniziativa: “Nella giornata di sabato a Firenze abbiamo raccolto più di 400 firme di insegnanti e genitori ma anche di persone comuni che capiscono quanto sia importante togliere di mezzo la legge Moratti e fare davvero una vera riforma della scuola”
Il prossimo passo sarà una conferenza stampa nazionale fra una quindicina di giorni: a quel punto si tireranno le somme e si capirà se l’”abrogazione senza se e senza ma” rimarrà uno slogan oppure se davvero potrà entrare nel programma elettorale dell’Unione.