In vista della finale, che si svolgerà a Salerno i prossimi 16 e 17 marzo, si è svolta a Palermo “First Lego League”, il concorso di robotica e scienza che avvicina le giovani generazioni alle discipline Stem, con un approccio sperimentale e ludico.
L’istituto Mario Rutelli di Palermo, una secondaria di secondo grado che ha circa 1000 studenti, ha ospitato uno degli eventi di qualificazione programmati da nord a sud Italia, al termine dei quali le migliori squadre convergeranno nella finale nazionale in programma a Salerno il 16 e 17 marzo. I partecipanti si sono sfidati su un campo di gara, che è lo stesso in tutto il mondo, costruendo e programmando robot Lego autonomi in grado di declinare competenze artistiche, scientifiche e comunicative, per confrontarsi poi davanti alle giurie di esperti del Robot Game, del Robot Design, del Progetto Innovativo.
La competizione coinvolge in tutto il mondo 600 mila studenti di 110 Paesi in una sfida che quest’anno prende il titolo “Masterpiece: le moderne tecnologie e le discipline Stem sposano il tema delle arti e della comunicazione”.
La manifestazione, che ha il patrocinio del Ministero dell’Istruzione e del Merito ed è inserita nel Programma di Valorizzazione delle Eccellenze, è attiva in Italia dal 2012 grazie alla Fondazione Museo Civico di Rovereto, e arriva a Palermo grazie a PalermoScienza, l’associazione impegnata in Sicilia nella divulgazione scientifica dal 2009 e organizza eventi di diffusione, formazione e di comunicazione della cultura scientifica e dell’innovazione tecnologica basandosi su metodologie interattive comuni alle principali istituzioni scientifiche moderne.
Le sfide per fasce d’età
I programmi sono indirizzati a diversi target di età: la Challenge, dedicata ai ragazzi e alle ragazze dai 9 ai 16 anni, gli eventi Explorer per bambini e bambine dai 6 ai 10 anni, e quelli Discover che per la prima volta vedranno cimentarsi bambine e bambini dai 4 ai 6 anni con i primi rudimenti di robotica e coding.
L’esito della competizione
In giuria, tra gli altri, Piera Levi Montalcini, ingegnera elettronica impegnata nel settore della robotica e attiva nello sviluppo di una rete di scuole e istituti che nel nome del Premio Nobel per la Scienza, Rita Levi-Montalcini, promuove programmi di educazione per i giovani e la ricerca.
A vincere la qualificazione in Sicilia, alla quale hanno partecipato 8 squadre, provenienti da tutta la Sicilia e dalla Puglia, sono stati i ragazzi dell’istituto comprensivo “Casteldaccia” di Casteldaccia, cittadina in provincia di Palermo, con un progetto di museo virtuale per fare conoscere ai più piccoli i segreti della natura e saper riconoscere l’intelligenza delle piante. L’istituto tecnico “Morselli” di Gela ha presentato un programma capace di limitare gli sprechi di carta su bus e tram attraverso la lettura digitale delle informazioni, e l’istituto di istruzione superiore “Verona Trento” di Messina, ha presentato una guida per ipovedenti che, sfruttando un sensore e l’intelligenza artificiale, è in grado di rilevare ostacoli o descrivere l’ambiente circostante.
Ai partecipanti, 8 squadre, provenienti da tutta la Sicilia e dalla Puglia, è stato chiesto di declinare le più moderne tecnologie e le discipline Stem al tema delle arti e della comunicazione.
Per saperne di più https://www.firstlegoleague.org/find-first