Le voci del nuovo strumento sono state aggiornate e spaziano su più fronti: dagli investimenti agli immobili alle auto ai caravan, fino alle imbarcazioni e agli aerei. Le singole voci di spesa terranno conto poi delle cinque aree geografiche in cui è stata divisa l’Italia fiscale e delle 11 tipologie di famiglie.
Il comparto relativo all’istruzione è tra i più importanti, comprendendo tra gli indicatori gli asili nido e ogni tipo di scuola: dall’infanzia fino alla secondaria e ai master. Sono elencati anche i corsi universitari, quelli di lingue straniere e quelli di preparazione agli esami, nonché i canoni di locazione per studenti universitari. Di seguito le voci di spesa relative al settore istruzione:
• asili nido
• scuola per l’infanzia
• scuola primaria
• scuola secondaria
• corsi universitari
• scuole di specializzazione
• master
• tutoraggio
• corsi di lingue straniere
• soggiorni studio all’estero.
Tutte quelle associazioni professionali che negli ultimi anni hanno fornito corsi e master per la preparazione di concorsi per la scuola, dovranno dichiarare le loro entrate, che saranno incrociate con le dichiarazioni di spesa dei corsisti. Speriamo che i conti tornino.
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