La Fish, audita sulla legge di Bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2024, ha espresso preoccupazione per la mancata previsione di spesa diretta all’esigibilità dei diritti da parte delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Fish chiedeva infatti di aumentare le dotazioni dei fondi riguardanti le politiche in loro favore: “Servono adeguati investimenti per costruire politiche mirate all’eliminazione delle diseguaglianze sociali ed economiche”.
Nella legge di Bilancio non ci sarebbe dunque riferimento ad un fondo sostitutivo per gli interventi in favore delle persone con disabilità non autosufficienti mentre la proposta della federazione era quella di istituire, a decorrere dall’anno 2024, uno specifico fondo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri con una dotazione di 100 milioni di euro.
Altre proposte emendative della legge di bilancio riguardano anche la scuola e in modo particolare la necessità di aumentare le risorse agli Enti Locali per l’inclusione degli alunni e delle alunne con disabilità. Ma c’era pure il lavoro, il welfare aziendale, l’accessibilità digitale e le donne con disabilità, con azioni in particolare rivolte a combattere le discriminazioni multiple e le violenze nei confronti di queste donne.
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