«Il nostro auspicio oggi è che con questo pronunciamento si metta finalmente la parola fine ai provvedimenti di tipo emergenziale, cominciando ragionare seriamente di didattica inclusiva per gli alunni e le alunne con disabilità». Commenta così Vincenzo Falabella, il presidente di FISH, la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, la sentenza arrivata dalla sezione settima del Consiglio di Stato che ha dato ragione al Ministero dell’Istruzione nel ricorso che l’aveva visto opposto al Tar della Lazio, che nel settembre scorso aveva bocciato i nuovi Pei, i Piani educativi individualizzati e le correlate linee guida introdotte dal Decreto Interministeriale 182/2020.
«La sentenza del Consiglio di Stato rappresenta una vera e propria lezione di diritto sulla natura regolamentare degli atti amministrativi», continua Falabella. «Siamo sempre stati convinti della bontà dei nuovi Pei che avevano coinvolto i docenti, le famiglie, il personale sanitario, introducendo per la prima volta all’interno del mondo scolastico la prospettiva bio-psico-sociale e un nuovo concetto di ambiente di apprendimento che cambia la prospettiva e l’approccio alla stessa inclusione scolastica». E poi aggiunge: «dispiace, però, che si è perso un anno di tempo lungo la strada dell’inclusione scolastica e che a pagarne ancora una volta il prezzo siano stati i nostri ragazzi e ragazze, gli studenti e studentesse con disabilità. Questo lo vorrei ricordare anche alle associazioni che hanno promosso il ricorso e che, interpellata durante l’iter di formazione del decreto, non avevano mai avuto nulla da eccepire».
Come si ricorderà, infatti, FISH Onlus e le organizzazioni ad essa aderenti accolsero da subito come un segnale positivo la pubblicazione dei nuovi modelli PEI, ritrovandovi alcune conferme rispetto alle istanze presentate nell’ambito dei confronti costanti con il Ministero dell’Istruzione.
Ora, quindi, non si perda altro tempo prezioso, ribadiscono gli esperti del mondo scolastico all’interno della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap: «da parte nostra continueremo a percorrere la strada del dialogo costruttivo, senza alcun compromesso e senza mai negoziare i diritti. Un confronto che, peraltro, ha già portato all’eliminazione dal decreto e dalle linee guida alcuni aspetti, (come ad esempio la responsabilità erariale dei membri del GLO ed il divieto alla partecipazione di più di un esperto segnalato dalla famiglia) oggetti di ricorso al TAR e sui quali il Consiglio di Stato infatti non si è pronunciato».
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