Fisica, venerdì sera a Catania uno spettacolo sulla vita di Ettore Majorana
La rappresentazione dal titolo “Quanti Majorana” – scritto e diretto da Roberta Raciti e interpretato da Bruno Torrisi con elaborazioni video di Mario Cosentino – è promossa dal dipartimento etneo insieme agli enti di ricerca in convenzione – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Sezione di Catania) e Laboratori nazionali del Sud, Istituto Nazionale di Astrofisica (Osservatorio Astrofisico di Catania), CNR-Matis-IMM, Centro Siciliano di Fisica Nucleare e Struttura della Materia, in occasione della “Notte dei ricercatori 2013” della Commissione Europea.
“Su una cosa concordano tutti – si legge nella presentazione dello spettacolo liberamente ispirato alla figura del fisico siciliano -: Ettore era un tipo strano; strano come la fisica quantistica, strano come il neutrino, una misteriosa particella concepita in quegli stessi anni e da lui prefigurata come la particella più autodistruttiva del cosmo, quando ancora non si aveva neanche la conferma sperimentale della sua esistenza. Il neutrino di Majorana dice molto di Ettore Majorana, più di qualsiasi biografia. Ma anche questo è un mistero: un mistero che però la scienza oggi può svelare”.
Nella narrazione teatrale, viene perciò esplorato non tanto il mistero della scomparsa, quanto piuttosto la parabola della vita di Majorana, che si inscrive in quella della storia e della rivoluzione scientifica del primo Novecento, e la straordinaria coincidenza della sua vicenda biografica con i suoi studi, fino a farsene metafora. Il lavoro ha avuto un battesimo di eccezione con un’entusiastica accoglienza nell’ambito del convegno nazionale degli Storici della fisica e dell’astronomia (Sisfa 2013), tenutosi ad Acireale agli inizi di settembre, che ne hanno apprezzato il modo originale e accattivante in cui affiorano i grandi temi della rivoluzione scientifica del secolo scorso.