Fism: crescenti difficoltà per la mancata erogazione fondi per i bambini disabili
“La presenza di bambini disabili nelle nostre scuole – afferma il segretario generale della Fism Luigi Morgano a margine del convegno – è una realtà incidente ( 4300 bambini nelle scuole paritarie Fism su un totale di cinquemila delle scuole paritarie dell’infanzia ) e le numerose iniziative di approfondimento per un adeguato inserimento , come il convegno odierno, dimostrano un interesse crescente, anche a livello delle singole scuole, per essere riferimento ed aiuto alle famiglie. Il tema dell’accoglienza , quindi, rappresenta una sfida per una scuola che intenda essere tale: ovviamente, non può essere lasciata sola, senza mezzi, senza rete di supporto. E’ necessario un adeguato piano di interventi educativi integrati , nonché risorse ad hoc da parte dello Stato, degli enti locali, delle Asl , in grado di rendere concrete affermazioni che diversamente lo sarebbero solo di principio. In questo contesto la mancata erogazione, a tutt’oggi , dei contributi previsti da parte dello Stato per le scuole paritarie dell’infanzia crea un’ulteriore crescente difficoltà che le nostre scuole e le famiglie sono costrette ad affrontare”.
Per Biancamaria Girardi, responsabile del settore diversa abilità della Fism la “finalità del convegno è aver posto le basi e proposto non tanto la ricetta del come integrare, quanto come fare in modo che la scuola non escluda o emargini alcuno, portando scuse e giustificazioni non sempre valide”.
“La scuola di qualità – ha detto Italo Fiorin, docente di pedagogia speciale alla Università Lumsa di Roma – è una scuola nella quale la persona che la abita ( alunno o insegnante che sia ) trova un’occasione per crescere e sviluppare la propria umanità. Di conseguenza l’inclusione di bambini diversamente abili è un indicatore di qualità. In Italia abbiamo superato l’approccio specialistico ed il modello medico riabilitativo che considerava la disabilità solo come una questione medica e registriamo una maggiore responsabilizzazione degli insegnanti e della comunità scientifica, tuttavia un ostacolo ad una politica di integrazione è la diffusione negli ultimi tempi di una cultura orientata alla competizione ed alla efficienza”.
In questo contesto ha assunto particolare significato la relazione di Claudio Imprudente, diversamente abile e presidente del Centro Documentazione Handicap di Bologna.
“Vogliamo sottolineare – ha detto Imprudente – che la diversità non è un problema da risolvere, né un peso da sopportare da soli, ma una risorsa culturale ed una ricchezza politica ed educativa per tutti. Una collettività che accoglie la diversità è una collettività che guarda al futuro”.
L’impegno della Fism per le tematiche delle disabilità continua anche in un prossimo futuro Di disabilità ed inclusione nella scuola dell’infanzia si parlerà ancora il 17 novembre nel convegno “Handicap e disabilità: indicazioni e proposte della Fism per l’inclusione nelle scuole dell’infanzia “ organizzato dalla Fism nell’ambito della Fiera ABCD (Salone italiano dell’educazione) di Genova.