Il nuovo Governo M5S-Lega è chiamato molti interventi per quanto riguarda la scuola. Oltre al caso diplomati magistrale, il Ministro dell’Istruzione Bussetti dovrà garantire tempistiche e tutele per quanto riguarda il percorso FIT e il prossimo concorso.
A tal proposito la Flc Cgil, insieme all’Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca Italiani (ADI) e LINK – Coordinamento Universitario, ha lanciato una petizione per chiedere tutele e maggiore chiarezza sui tempi del concorso e sulla regolarità del percorso FIT.
Ad oggi è partita la corsa ad ostacoli per l’acquisizione dei 24 CFU negli Atenei, scrive il sindacato di Francesco Sinopoli in un comunicato, ma sono numerosissime le questioni in sospeso su cui abbiamo discusso e abbiamo interrogato i rappresentanti delle forze politiche invitate a partecipare all’assemblea: non esiste alcuna certezza circa i tempi del concorso e circa le tutele ed il funzionamento di questo nuovo percorso per diventare insegnanti. Incertezza alimentata anche dalle diverse vedute ascrivibili alle due forze di Governo, Lega e M5S.
Per questo lanciamo oggi la petizione “Certezze e tutele per il concorso FIT!” indirizzata al Ministro Bussetti, affinché il percorso FIT sia una delle priorità del Governo Conte.
Riportiamo i punti della petizione indirizzata al nuovo Governo e al Ministro Bussetti.
24 CFU E DIRITTO ALLO STUDIO: il D.M. 616/17 prevede l’accesso ai servizi del diritto allo studio per chi frequenta i percorsi per acquisire i 24 CFU nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e metodologie e tecnologie didattiche ma gli enti per il diritto allo studio non si sono ancora adeguati, chiediamo l’immediato intervento del Ministero per la piena attuazione della norma.
TEMPI CERTI: è stata predisposta dal MIUR una bozza di Regolamento sul concorso, ma restano ancora incerti i tempi di uscita del bando. Il D.Lgs 59/17 prevede l’uscita dei due concorsi (FIT ordinario e riservato a chi ha tre anni di servizio nella scuola) entro la fine del 2018. Migliaia di lavoratori, studenti e laureati aspettano questi bandi: vogliono conoscere l’esatta tempistica delle date di avvio dei percorsi, le tabelle di valutazione dei titoli e ogni altra informazione utile per la partecipazione.
CHIAREZZA SULLE PROVE: lo scorso 29 maggio il CSPI si è espresso favore dell’uniformità delle prove orali nel concorso pubblico e in quello riservato.
Tutti i candidati, anche chi non si è mai trovato in un’aula scolastica, dovranno misurarsi nell’esposizione di una lezione simulata. Questa uniformità va totalmente in contrapposizione con lo scopo del FIT, che è quello di formare insegnanti tramite corsi appositi ed un tirocinio triennale. Inoltre, dato l’elevato numero dei candidati, è opportuno sapere quanto prima se – come già successo per il concorso del 2012 – è prevista una prova preselettiva.
POSTI MESSI A CONCORSO: non è ancora stato stabilito quanti posti verranno messi a concorso, tuttavia, poichè il FIT dà accesso all’assunzione, i posti disponibili saranno proporzionali alle stabilizzazioni che si vogliono realizzare. Attualmente gli organici della scuola secondaria sono stati fortemente ridotti dai tagli fatti nell’ultimo decennio, noi riteniamo sia necessaria un’inversione di tendenza, per una scuola che abbia al centro la didattica e la qualità dell’istruzione.
UN CONTRATTO PER GLI SPECIALIZZANDI: si parla di una retribuzione di 400 euro al mese per il primo anno. Una cifra insufficiente, rispetto alla quale va chiarita anche la cornice contrattuale di riferimento e la compatibilità con altre attività di lavoro o di ricerca; il D.Lgs 59/17 prevede che diritti e condizioni retributive degli specializzandi siano definite tramite la contrattazione nazionale, per questo è fondamentale avviare al più presto il confronto con il MIUR su questi aspetti.
CARATTERISTICHE E MONITORAGGIO DEI CORSI: vogliamo chiarezza! La norma assegna alla Conferenza Nazionale per la formazione iniziale e l’accesso alla professione docente un ruolo di monitoraggio e orientamento. Proprio per questo è fondamentale che studenti, specializzandi e organizzazioni sindacali abbiano una rappresentanza in seno alla Conferenza. Crediamo inoltre che gli specializzandi dovranno avere una propria rappresentanza in Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari.
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