La Flc-Cgil sembra intenzionata a mantener fede a tutti i costi agli annunci delle settimane scorso e ha già depositato la proclamazione di un ulteriore sciopero di un’ora per il 25 ottobre prossimo.
La giornata di protesta è calendarizzata esattamente 17 giorni dopo il precedente sciopero dell’8 ottobre e conferma, almeno per ora, la decisione del sindacato di Mimmo Pantaleo di indire una sospensione dell’attività scolastica a cadenza quindicinale.
Il giorno 8 aveva scioperato poco meno del 6% del personale (dato ministeriale) e c’è da credere che il 25 non si andrà molto oltre, tenuto anche conto che potrebbe mancare l’apporto di Unicobas e Usi-Ait che avevano invece permesso di aumentare un po’ le percentuali di adesione.
I motivi della protesta sono sempre gli stessi: i tagli degli organici, il blocco della contrattazione e degli scatti di stipendio legati all’anzianità, l’ulteriore rinvio delle elezioni delle Rsu, la mancata soluzione del problema del precariato.
Per il momento, comunque, l’annuncio dello sciopero del 25 ottobre non è ancora presente nel sito ufficiale della Flc e l’unica notizia ufficiale è quella contenuta nel sito della Commissione di Garanzia che però ha ancora qualche giorno di tempo per formulare eventuali osservazioni (in diverse regioni, per quella data sono previste le elezioni per il rinnovo degli organi collegiali di istituto e la Commissione potrebbe intervenire proprio su questo punto).
Intanto l’attenzione del mondo della scuola è concentrata sulla proteste indetta dai Cobas-Scuola per il giorno 15.
I segnali che arrivano dai territori sono importanti: ad incrociare le braccia potrebbero essere questa volta non solo simpatizzanti del sindacato di Piero Bernocchi ma anche docenti e Ata aderenti ai confederali (non mancano dichiarazioni di sciopero fatte persino da RSU della Flc e della Cisl-Scuola).
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