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Flc Cgil Cosenza contraria al contributo volontario coatto

Il problema di onerosi contributi definiti “volontari”, ma di fatto “obbligatori”, versati dalle famiglie degli studenti alle scuole, se ne occupa la Flc Cgil di Cosenza.

Questo contributo che per legge è di carattere volontario, viene ormai richiesto dai dirigenti scolastici, alle famiglie degli studenti, perentoriamente. Un fenomeno che riguarda non soltanto la provincia cosentina, ma più generalmente la Calabria e tutte le scuole del territorio nazionale.

Nello specifico il segretario della Flc Cgil di Cosenza Pino Assalone e il presidente del Direttivo provinciale della città Bruzia Francesco Gaudio, hanno deciso di dare voce alle numerose comunicazioni ricevute da parte di studenti, genitori, docenti ed ata di alcune scuole del territorio cosentino in merito a modalità di richiesta alle famiglie dell’oramai noto “contributo volontario”, ritenute dalla stessa Flc Cgil di Cosenza del tutto illegittime.

In alcune delle suddette comunicazioni è stato denunciato che questa contribuzione addirittura viene imposta alle famiglie per poter far partecipare i figli ai progetti pomeridiani presenti nelle offerte formative degli istituti. Compresi incredibilmente quei progetti alla partecipazione ai quali viene attribuito un credito scolastico che incide a fine anno sulla valutazione dello studente: il voto finale cioè verrà determinato anche da quanto pagato!

Addirittura, sostengono i suddetti sindacalisti, si arriva allo svilimento professionale di alcuni docenti a cui viene fatta assumere la funzione di bigliettai e controllori, dovendo verificare all’ingresso dei luoghi in cui si svolgono le attività pomeridiane se lo studente abbia pagato o meno il contributo (volontario!): chi non ha il “biglietto” non può entrare!

Siamo di fronte, afferma contrariato il Segretario della Flc Cgil di Cosenza, a comportamenti inaccettabili per la scuola pubblica: la misura oramai è colma. Ben venga, continua Assalone, ogni contribuzione effettivamente volontaria che chiunque voglia e possa dare per l’ampliamento dell’offerta formativa, ma nessuno pensi di passare inosservato nel tentativo in realtà di imporla.

Questi contributi, afferma il Presidente del Direttivo della Flc Cgil di Cosenza, non possono e non devono essere la foglia di fico che nasconde i pesanti tagli all’istruzione operati indistintamente da tutti i governi nazionali degli ultimi anni. Né possono essere sostitutivi delle risorse pubbliche che devono essere investite per le nostre scuole. Se i dirigenti ritengono di operare tranquillamente in questo modo, continua Gaudio, si sbagliano di grosso. I piani dell’offerta formativa dovrebbero essere stilati in base pure alla capacità di spesa della scuola, non confidando sulla spremitura delle famiglie.

La Flc Cgil di Cosenza in sintonia con tutto il gruppo del direttivo regionale, ha deciso di inviare prossimamente una lettera a tutti i dirigenti scolastici del territorio per confrontarsi su come le singole scuole si stiano muovendo a tal proposito. 

Lucio Ficara

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