Nel Cpia di Lecce, il centro provinciale per l’istruzione degli adulti, imperversa il caos. A denunciarlo è la segreteria di Flc Cgil che annuncia lo sfratto dall’immobile destinato al servizio, ovvero Palazzo Cnos a Lecce. La confusione – riporta Lecce Today – si sarebbe scatenata in virtù di un passaggio di competenze dalla Provincia di Lecce al Comune all’inizio dell’anno scolastico. Da qui la richiesta di fare armi e bagagli e traslocare verso una nuova sede, sita nella zona 167: precisamente all’interno di alcuni locali della scuola primaria “Le vele”.
La referente Flc, Ivana Aramini spiega come, per assicurare la specificità e l’efficacia del servizio, sia assolutamente necessario disporre di una sede unica, comprensiva di spazi idonei per gli uffici di segreteria e presidenza, aule didattiche, sale riunioni e laboratori, come si conviene a qualunque “buona scuola”. La sindacalista fa altresì presente che le aule della sede Cnos sono chiuse all’utenza perché destinate ad accogliere la scolaresca del liceo “Virgilio”, al quale sono state assegnate dalla Provincia di Lecce.
Il sindacato aggiunge che la sede ideale per ospitare definitivamente il Cpia è la scuola media Dante Alighieri, ex sede del Ctp di Lecce, uno stabile di 3 piani, con oltre 26 aule (circa 10 aule per piano), gli uffici di segreteria e di presidenza, locale attualmente affidato alla dirigente Cariati della Diaz- Alighieri, la quale ospita ora nella sede in via Vereto solo tre sezioni di scuola media, per un massimo di 9 classi e qualche laboratorio. Per il resto, lo stabile è chiuso e non utilizzato. In un’aula al pianterreno è già ospitata la scuola primaria del Cipa rimasta sempre nella collocazione originaria, con accesso da un ingresso posteriore diverso dall’ingresso della scuola media; il secondo piano è completamente libero.
“Si può risolvere il caso con un po’ di buona volontà e di disponibilità del Comune – conclude la sindacalista -, essendo lo stabile di proprietà del Comune di Lecce, il quale, nel corso di quest’anno scolastico, potrebbe provvedere ai lavori di ristrutturazione, rendendo indipendente dalla scuola media un’ala dello stabile e affidandolo definitivamente al Cpia e riportandolo, così, nella sua collocazione naturale e storica. Qualora la controversia dovesse permanere, il sindacato è pronto a proclamare lo stato di agitazione, insieme all’utenza, sino alla soluzione del problema”.
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