Con un comunicato datato 13 luglio Flc-Cgil fa una sintesi degli interventi applicativi del decreto 95 del 6 luglio comunicati dal Ministero alle organizzazioni sindacali.
Nelle regioni Sardegna, Piemonte e Friuli Venezia Giulia l’organico di dirigenti e Dsga sarà rideterminato, con una diminuzione di circa 40 posti, per la perdita di autonomia di altrettante istituzioni scolastiche che non rientrano tra le minoranze linguistiche in applicazione delle disposizioni contenute nell’articolo 14, comma 16 del decreto.
I tecnici di viale Trastevere hanno anche reso noto che il Ministero per gli Affari Esteri sta già predisponendo un piano per far rientrare parte del personale docente in servizio nelle scuole italiane all’estero.
Inoltre è in fase di predisposizione un Decreto Ministeriale che regolerà il transito nei ruoli ATA di circa 4000 docenti inidonei all’insegnamento per motivi di salute, ex assistenti di cattedra transitati dagli EE.LL, ex docenti di pratica professionale.
Il Miur sta anche impartendo istruzioni agli USR per consentire l’utilizzazione, in ambito provinciale di circa 10.000 docenti in esubero.
Scontato il giudizio fortemente negativo della Flc-Cgil che afferma tra l’altro che “chi ha scritto queste norme non conosce la scuola”.
“Non si spiega diversamente – sostiene il sindacato di Pantaleo – l’illogicità e la perfidia di alcune scelte; il loro impatto sulle operazioni di inizio d’anno e sul funzionamento delle scuole è pernicioso”.
E poi, riferendosi alla recente pre-intesa sulla mobilità annuale, Flc-Cgil afferma: “Da poco abbiamo sottoscritto con il MIUR un accordo che disciplina le modalità di utilizzo di questo personale e non possiamo certo tollerare un simile stravolgimento di regole che danneggia i lavoratori”. Va però rilevato che la pre-intesa non è ancora applicabile dal momento che il contratto definitivo non è stato tuttora firmato.
Per risparmiare 15milioni di euro ed evitare alcune delle misure previste dal decreto, la Flc-Cgil propone di “affidare il revisorato al personale della scuola in esubero”.
Secondo la Flc “ci sono molti Ds, Dsga e docenti di materie economiche che potrebbero essere utilizzati a tale scopo senza costi aggiuntivi per le casse dello Stato” (a dire il vero non è però chiaro come si potrebbero reperire alcune migliaia di ds, dsga e docenti disposti ad assumere l’incarico di revisore dei conti senza percepire alcun compenso).
Comunque sia la Flc, sia gli altri sindacati stanno lavorando per fare sì che il Parlamento adotti alcuni emendamenti. I tempi, però, non giocano a loro favore: i termini per la conversione in legge del decreto scadono il 6 settembre e se il Parlamento dovesse votare ai primi di settembre, si creerebbe una situazione molto complessa. Una serie di operazioni previste dal decreto (per esempio l’impiego del personale in esubero) dovrebbe svolgersi già a fine agosto. Gli eventuali emendamenti (sempre che ci siano) potrebbero entrare in vigore solo 15 giorni dopo la pubblicazione della legge di conversione nella Gazzetta Ufficiale.
Insomma non è scontato che eventuali modifiche al decreto possano essere applicate in concomitanza con l’avvio del prossimo anno scolastico.
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