Jessica Merli, segretaria provinciale della Flc Cgil di Milano, dopo la lettera del direttore dell’Ufficio scolastico regionale e del prefetto di Milano al Tar che annuncia la riapertura delle scuole superiori da lunedì 18 gennaio, ha dichiarato: “Se c’è una cosa che ci insegna questa vicenda è che la riforma del Titolo V della Costituzione è stata una riforma sbagliata, monca, che crea solo problemi nella sanità come nella scuola e in tutto questo ci perdono solo i ragazzi”.
Riferendosi poi alla sentenza di ieri sera del tribunale amministrativo che ha accolto il ricorso presentato dal comitato dei genitori “A scuola!” contro l’ordinanza dell’amministrazione regionale che l’8 gennaio scorso aveva disposto la Dad al 100% in tutte le scuole secondarie presenti sul territorio regionale, ha aggiunto: “Non potrebbe essere diversamente perché le scuole hanno una programmazione settimanale e per domani non ci si riesce certo a organizzare”
“Il problema – ha proseguito Merli – è che questa data coincide con la fine dell’applicazione del Dpcm attuale e se nel frattempo la Lombardia dovesse diventare zona rossa dovrebbe rientrare in un regime di restrizioni ancora più ampie”.
A Milano per la riapertura in sicurezza di tutte le scuole “è stato fatto un lavoro importante che ha preso in considerazione le istanze delle parti sociali provando a mettere la scuola al centro. Non bisogna vanificarlo con spinte regionaliste. Bisogna invece riportare le decisioni sulle scuole statali sotto il cappello ministeriale”.
Sicilia
In Sicilia intanto, sulla base di quanto è previsto dall’ordinanza del presidente della Regione Siciliana (n. 5 dell’8 gennaio) che ha l’obiettivo di monitorare l’andamento della diffusione del contagio da Covid-19 e, in base alle risultanze, valutare l’opportunità di ripristinare la didattica in presenza, sono state avviate le operazioni di screening per alunni e docenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado in vista del possibile ritorno a scuola di lunedì, 18 gennaio.
Da oggi e fino al 17 gennaio, i direttori delle Asp provinciali, in accordo con i sindaci dei Comuni, individueranno le sedi opportune in cui eseguire i tamponi. In particolare, nei drive saranno previsti dei percorsi preferenziali per alunni e docenti.
I risultati del monitoraggio saranno poi trasmessi al Dipartimento regionale per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico.
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