Mimmo Pantaleo, segretario generale di Flc Cgil, scrive in una nota: ”Sarà sciopero se il dietro front del governo non sarà definitiva e non si estenderà anche al ripristino degli scatti 2012 e 2013 e agli altri tagli delle buste paga dei lavoratori. In assenza di risposte concrete, nelle prossime ore avvieremo le procedure con il tentativo di conciliazione. I motivi della nostra protesta riguardano anche altre questioni altrettanto gravi che colpiscono il personale della scuola: la restituzione delle posizioni economiche Ata, il mancato pagamento degli stipendi e delle ferie ai supplenti, la riduzione del salario di posizione ai dirigenti scolastici”.
Con tali operazioni secondo Pantaleo ”si tagliano quasi 950 milioni di euro alla scuola: 700 milioni per blocco deli scatti 2012 e 2013, 158 milioni per il mancato pagamento delle ferie ai supplenti, e circa 50 milioni per blocco posizioni economiche degli Ata e 16 milioni per blocco del salario dei dirigenti scolastici”.
Dopo le promesse di non effettuare più tagli alal scuola, per Flc Cgil ”è arrivato il momento di tradurre le dichiarazioni di principio in fatti: bloccare definitivamente il taglio in busta paga, ripristinare gli scatti 2012 e 2013, pagare regolarmente i supplenti e liberare i soldi gia’ stanziati dai contratti nazionali”.
Contestualmente la Flc-Cgil chiede al Governo “atti concreti per risolvere i problemi della scuola”. C’è troppa superficialità nell’affrontare i provvedimenti per la scuola che ne compromettono il normale funzionamento, mortificando la dignità di chi vi lavora.
Per questo, dice Flc-Cgil, i lavoratori della scuola si riuniranno in presidio giovedì 9 gennaio alle ore 14.00
davanti alla prefettura di Firenze
con conferenza stampa
Queste sono solo alcune delle cose che stanno succedendo…
blocco dei contratti dal 2009 (di fatto dal 2007!)
supplenti che non percepiscono lo stipendio
personale Ata costretto a restituire soldi percepiti in base alla progressione stipendiale
blocco delle assunzioni del personale Ata e situazione sospesa per il personale inidoneo
riduzione delle risorse per la pulizia delle scuole
precariato di dimensioni esorbitanti
edilizia scolastica
scuole sottodimensionate a cui viene tolto, per ricatto, il DS e il Dsga
Per provare a reagire a questa situazione e pretendere che la politica apra gli occhi sui problemi veri della Scuola, la FLC CGIL della Toscana proclama lo stato di agitazione delle scuole di ogni ordine e grado della Regione, e al fine di rappresentare al Governo tutto lo sdegno dei lavoratori della Scuola organizza
Tutte le settimane la FLC CGIL Toscana andrà dal prefetto per denunciare approfonditamente ciascuno di questi argomenti, che saranno portati all’attenzione dei media e del governo, per costruire le condizioni di una mobilitazione complessiva di tutti i settori pubblici.
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