L’approvazione, con il voto di fiducia al Senato, del disegno di legge sulla brutta scuola è un atto arrogante e autoritario. Non permetteremo che la scuola pubblica sia devastata da questo Governo. Con l’approvazione del disegno di legge si è messa la Costituzione sotto i piedi.
La battaglia per garantire a tutti i precari la stabilizzazione, l’opposizione radicale alla trasformazione delle scuole in aziende, la difesa intransigente dei diritti contrattuali e il rinnovo del contratto nazionale rispettando la sentenza della Corte Costituzionale continuerà nei prossimi giorni nel Paese e nelle scuole. Ci opporremo adesso e a settembre in tutti i modi possibili all’attuazione di quei contenuti che distruggono la scuola pubblica.
Libertà e diritti non possono essere cancellati con un voto di fiducia. La grande e combattiva manifestazione di oggi dimostra ancora una volta che chi ha votato il disegno di legge è ormai lontano dal Paese reale. Non si può pensare che prima si impongono le scelte e poi si dialoga! Se si voleva discutere seriamente bisognava farlo prima e non dopo l’approvazione del disegno di legge. È il governo che ha deciso di andare allo scontro e noi raccogliamo la sfida perché il mondo della scuola è con noi.
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