Attualità

Flc-Cgil, la Sicilia degli ossimori: prima per dispersione e ultima per tempo pieno

Da una analisi  condotta dalla Flc Cgil Sicilia, su dati Istat e Miur, e presentata oggi nell’ambito di un seminario di studi sulla figura di don Milani, organizzato dal Dipartimento di Civiltà antiche e moderne dell’Università di Messina, emerge un dato sconfortante, un ossimoro tipico della Sicilia: ricca ma povera,  bella ma brutta, dotta ma ignorante, all’avanguardia ma arretrata. E in riferimento alla scuola: prima per dispersione ma ultima nel tempo pieno, mentre tanti docenti sono costretti a emigrare.

Attraverso un comunicato della Flc-Gcil Sicilia, quest’ultimo aspetto viene ancora di più evidenziato, anche se occorrerebbe pure capire dove sta la remora, l’inghippo che trasporta l’Isola, patria di grandiosi intellettuali e artisti, all’ultimo posto per tempo pieno e al primo per dispersione.

La Flc-Cgil Sicilia fa dunque sapere:

La scuola in Sicilia vive una situazione drammatica: è, infatti, la prima in Italia per dispersione scolastica e allo stesso tempo l’ultima per tempo pieno”.

Don Milani

“A cinquant’anni dalla denuncia fatta da don Milani e dall’esperienza di Barbiana – spiega Graziamaria Pistorino – possiamo dire che lo Stato italiano continua a negare a molti suoi cittadini il diritto all’emancipazione dall’ignoranza e dalla fragilità culturale. In Sicilia e nel Mezzogiorno i giovani vivono una vera e propria discriminazione da questo punto di vista”.

Dispersione più alta d’Italia

Nell’Isola il tasso di dispersione scolastica raggiunge la percentuale più alta dell’1.3%. Seguono Calabria, Campania e Lazio con l’1%, mentre la percentuale più bassa si evidenzia in Emilia Romagna e Marche con lo 0,5%.

Un dato quello siciliano nettamente superiore rispetto alla media nazionale dello 0.8% e a quella del Mezzogiorno dell’1%. È evidente come una maggiore propensione all’abbandono scolastico si verifichi nelle aree più disagiate del Paese, mentre è decisamente più contenuta in quelle più ricche come il Nord Est, con una media pari allo 0,6%.

Tempo pieno negletto ai siciliani

La musica purtroppo non cambia se si prende in considerazione il tempo pieno a 40 ore, che in Sicilia riguarda solo il 7% della scuola primaria. Dati non certamente paragonabili al 49% dell’Emilia Romagna o, addirittura, al 53% della Lombardia, dove a Milano si registrano punte massime del 91% e a Monza dell’85%. Numeri che danno il senso dell’arretratezza nella quale si trovano tutte le città siciliane. Su tutte Palermo con il 5%, Trapani con il 4% e Ragusa con il 2%.

Al netto di quel misero 7% di minori che in Sicilia può fruire del tempo pieno a 40 ore, l’altro 93% frequenta 2,5 anni in meno nei cinque anni di scuola primaria, ovvero 2.145 ore di tempo scuola negato solo perché lo Stato non eroga il servizio in questa parte del Paese. Una responsabilità che ricade in buona parte sugli enti locali che spesso non si adoperano per creare le condizioni infrastrutturali e di compartecipazione economica necessarie per ottenere il finanziamento e l’attivazione da parte del ministero. Senza i locali adatti, un accessibile servizio mensa e adeguati trasporti per gli studenti, non è possibile attivare classi a tempo pieno e i ragazzi siciliani rimangono vittime di un diritto negato.

Un divario Nord-Sud da colmare

“Bisogna colmare questo divario tra Nord e Sud – conclude – per dare a tutti le stesse opportunità, recuperare l’insegnamento di don Milani e dare piena attuazione alla Costituzione. L’istruzione è il principale fattore di crescita e di sviluppo non solo delle persone, ma anche del Paese”.

Pasquale Almirante

Articoli recenti

Christian Raimo sospeso dal servizio per 3 mesi: mi spiace, non volevo insultare Valditara ma difendere la scuola pubblica dalla politica distruttiva – VIDEO

L’insegnante e scrittore Christian Raimo ripercorre con ‘La Tecnica della Scuola’ i motivi che hanno…

22/11/2024

Una tiktoker: “Sono bella, non ho bisogno di studiare”. Castellana (Gilda): “Questi sono i messaggi che arrivano ai ragazzi?”

La rivista online La Scuola Oggi ha organizzato un dibattito pubblico sul tema “Aggressioni in…

22/11/2024

Promuovere la sicurezza nelle scuole: al via la seconda edizione del concorso nazionale per gli studenti

In occasione della Giornata della Sicurezza nelle Scuole, il Ministero dell’Istruzione e del Merito d’intesa…

22/11/2024

Benessere emotivo e relazionale degli studenti, arriva il docente facilitatore nelle scuole di Trento tra due anni

Nelle scuole della provincia autonoma di Trento sta per arrivare una grande novità: come annunciato…

22/11/2024

Percorsi in materia di storia e cultura del Veneto, adesioni delle scuole entro il 16 dicembre 2024

Con la DGR n. 1189 del 15/10/2024 sono stati approvati l'Avviso e la Direttiva per la…

22/11/2024

Sicurezza nelle scuole, D’Aprile (Uil Scuola Rua): non bastano i finanziamenti spot, tema che va messo all’apice dell’agenda politica

Oggi, 22 novembre, si celebra la Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole. Il Dossier scuola,…

22/11/2024