La Flc-Cgil del resto aveva già preso posizione su questa scottante quanto assurda vicenda che ha penalizzato circa 3500 lavoratori, colpevoli di avere a disposizione la sola finestra di uscita corrispondente con la fine dell’anno scolastico per la pensione.
Oggi questa ulteriore spinta in modo da risolvere al più presto il torto subito e ripristinare il diritto prima che inizi il nuovo anno scolastico.
La Riforma, dice infatti Pantaleo, non ha tenuto in conto che per il comparto scuola il servizio prestato si valuta sull’anno scolastico e non su quello solare.
Nella stessa lettera la FLC CGIL chiede che venga consentito l’accesso al pensionamento a coloro che, appartenendo a profili o insegnamenti in esubero, hanno i requisiti richiesti dall’articolo 14 della spending review del luglio 2012.
Il tema della revisione della riforma Fornero è urgente per garantire il diritto al pensionamento in modo flessibile e compatibile con le necessità dei singoli lavoratori, ma urge anche perché nei comparti della Conoscenza sia possibile garantire la stabilizzazione alle migliaia di precari in attesa di un futuro certo.
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Roma, 5 giugno 2013
Alla Prof.ssa Maria Chiara Carrozza
Ministro Istruzione, Università e Ricerca
Onorevole Ministro Carrozza,
tra le ingiustizie causate dalla Riforma Fornero sulle pensioni, c’è quella relativa al personale del Comparto Scuola, per il quale ai fini del computo del servizio prestato vale l’anno scolastico e non quello solare, come recita l’art.1 del DPR 351/98
La Riforma invece nella norma di salvaguardia ha bloccato l’esigibilità dei vecchi requisiti pensionistici anche per il Comparto Scuola al 31 dicembre 2011, quando avrebbe dovuto essere estesa al 31 agosto 2012.
Ricordiamo che il Comparto Scuola è l’unico ad avere una sola finestra di uscita dal lavoro che determina nell’attuazione della Riforma ritardi di pensionamento superiori a quelli causati a lavoratori di altri Comparti.
Nessun provvedimento di natura giudiziaria, facente seguito a ricorsi legali degli interessati, ha dato torto ai ricorrenti e nei prossimi mesi dovrà pronunciarsi la Corte Costituzionale. Ma le situazioni personali dei lavoratori coniugate con l’alto numero di precariato nel comparto, esigono dalla politica un atto di coraggio, che rimedi alla grave ingiustizia inferta al personale della scuola.
La FLC CGIL Le chiede di intercedere col Presidente del Consiglio Letta, in vista dell’audizione prevista in Parlamento per domani presso la VII Commissione, perché si intervenga con un provvedimento legislativo che tra l’altro non ha costi elevati, considerata la platea ristretta che interessa.
Allo stesso modo la FLC CGIL chiede che venga consentito l’accesso al pensionamento, a coloro che appartenendo a classi di concorso in esubero, hanno i requisiti richiesti dalla spending review della scorsa estate.
Come abbiamo avuto più volte occasione di dire, gli alti numeri del precariato della scuola richiedono interventi significativi di stabilizzazioni, la Riforma Fornero è una delle cause di impedimento a questo processo.
Siamo certi della Sua attenzione al problema segnalato.
Distinti saluti.
Il Segretario generale FLC CGIL
Domenico Pantaleo