I segretari della Flc Cgil Sicilia, Adriano Rizza, e della Flc Cgil Palermo, Fabio Cirino hanno dichiarato in un comunicato congiunto il loro disappunto per il fatto che mentre Roma si discute di astruserie regionalistiche, contro cui si è pronti alla sciopero, e di anacronistiche gabbie salariali, Sagunto brucia.
Tradotto in termini più reali e adeguati ai nostri tempi, sostengono i due dirigenti: “Mentre il governo discute di gabbie salariali e di autonomia differenziata, i nostri studenti soffrono il freddo a causa dei continui guasti agli impianti di riscaldamento”.
“Bisogna prendere atto delle pessime condizioni in cui versano le nostre strutture scolastiche. Si tratta spesso di edifici vetusti e fatiscenti, nati per altre destinazioni e adattati a scuole. Stiamo chiedendo un incontro urgente con i vertici del ministero in Sicilia e quindi con il direttore dell’Ufficio scolastico regionale. Nel caso specifico di Palermo, non basta stanziare le somme ed assegnarle ai dirigenti scolastici, che non hanno, a nostro avviso, la competenza sulla manutenzione straordinaria. Questa è e deve restare in capo all’ente locale o al proprietario dell’immobile. Non si possono scaricare responsabilità ed incombenze ai dirigenti scolastici che dovrebbero essere soprattutto ‘leader educativi’, guide didattiche delle comunità educanti e non burocrati tutto fare, periti tecnici, direttori dei lavori etc.”.
“Lo Stato – concludono Rizza e Cirino – ha il dovere istituzionale oltre che morale di offrire al Sud a tutti gli studenti e agli operatori della scuola gli stessi identici servizi che offre anche nelle grandi città del Nord. Basta con le scuole di serie a, di serie b e di serie c”.
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