I segretari della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, e Flc Cgil Sicilia, Adriano Rizza, hanno lanciato, proprio in queste ultime ore del 5 gennaio 2022, un appello alla Regione Siciliana affinchè “convochi urgentemente un tavolo di confronto sulla scuola al fine di confrontarsi e condividere le misure anticovid da adottare in vista del riavvio delle attività didattiche”.
“Mancano pochi giorni al termine delle festività e la recrudescenza del virus, che ha colpito pesantemente anche la nostra regione, non ha risparmiato sicuramente tutto il sistema di istruzione, sia per quanto riguarda gli studenti che tutto il personale in servizio in tutti i settori della conoscenza. Apprezziamo la scelta, peraltro da noi sollecitata, del governo regionale, assunta nella giornata di ieri 4 gennaio, di posticipare per tutte le 832 istituzioni scolastiche siciliane la ripresa della attività didattiche al 10 gennaio, ma c’è ancora troppa incertezza. I dirigenti scolastici e tutto il personale scolastico attendono indicazioni chiare e precise da attuare per garantire allo stesso tempo il diritto alla salute e il diritto all’istruzione”.
A suffragio di quanto i due segretari della Cgil siciliani sostengono, è stata diffusa sempre in queste ore una lettera di alcuni sindaci della provincia di Catania, i quali, di fronte al diffondersi dei contagi, che hanno raggiunto cifre preoccupanti, stanno chiedendo proprio al presidente della Regione, Nello Musumeci, di posticipare ulteriormente l’apertura delle scuole e dunque l’avvio delle lezioni.
Scrive a tal fine il sindaco della cittadina di Trecastagni, in provincia di Catania, Giuseppe Messina: “Premesso che la data di riapertura delle scuole non dipende dai sindaci, mi sono comunque posto il problema, e confrontandomi con gli altri sindaci della provincia di Catania abbiamo ragionato sulla opportunità o meno del rientro in presenza degli scolari il 10 gennaio 2022, e siamo giunti alla conclusione che al momento sarebbe preferibile posticipare il rientro in presenza anche alla luce delle difficoltà oggettive riscontrate dall’ASP, difficoltà riscontrate da tutte le ASP siciliane.
“Pertanto l’ANCI si è fatta portavoce presso il Presidente della Regione Siciliana, il Ministro alla Salute, il Ministro alla P.I. affinché si posticipi il rientro in presenza degli alunni”.
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