Ridotti sensibilmente i posti di dirigente scolastico in Sicilia sulla base di uno studio prodotto dalla Flc-Cgil in ambito nazionale, che snocciola numeri e contabilità in linea fra l’altro con quanto da varie parti già si è ampiamente intuito e detto, e cioè che il dimensionamento delle rete scolastica della Nazione, e quindi della Sicilia, sta facendo venire meno tante scuole autonome e di conseguenza tanti posti a preside e pure di dgsa, il vecchio segretario. Chi dunque sperava, contandoci, su possibili sbagli di prospettiva e di calcoli, non solo deve ricredersi, ma incominciare a darsi altre prospettive. Ma vediamo di che si tratta.
Partiamo intanto dall’annuncio dell’ex ministra dell’istruzione, Gelmini, che nel solo volgere di qualche mese, siamo nell’estate scorsa, fa passare i posti messi a concorso per dirigente scolastico da oltre 3.000 a solo 2.386, con una riduzione secca di 500 cattedre.
Questo primo ritocco in basso portò molti a considerare che dietro ci fosse qualcosa di strano che infatti venne subito fuori con l’annunciata legge sul dimensionamento delle scuole che “devono essere costituiti con almeno 1.000 alunni, ridotti a 500 per le istituzioni site nelle piccole isole” per avere l’autonomia scolastica e quindi un capo d’Istituto con relativo segretario amministrativo (dgsa).
E partendo proprio da questa legge che ad un anno di distanza dall’emanazione del bando di concorso a 2.386 posti di dirigente scolastico “l’effetto congiunto dei dimensionamenti fatti a livello regionale e dell’art. 19 comma 5 della L. 111/11 che esclude le sedi sottodimensionate dai posti utilizzabili in organico per i dirigenti scolastici, riduce fortemente le possibilità di assunzioni di neo presidi.”
Nello stesso tempo, dice lo studio della Flc, il Miur “ha emesso il DM 55 del 4 luglio 2012 concernente l’organico dei dirigenti delle istituzioni scolastiche per il prossimo anno 2012/13, che registra altre variazioni nei dati del dimensionamento e un ulteriore aumento delle scuole sottodimensionate con conseguente diminuzione degli organici dei dirigenti e dei dgsa”.
In altre parole ciò significa che le istituzioni scolastiche complessive “sono passate da 10.211 del 2011/12 a 9.131 per il prossimo anno scolastico, con una diminuzione di 1.080” scuole autonome per causa del dimensionamento”.
Ma non solo. Considerato che 1.141 sedi risultano sottodimensionate (393 sedi al di sotto di 400 alunni e 748 sedi al di sotto dei 600 alunni) l’organico dirigenti scolastici è pari, per l’anno scolastico 2012/13 a 7.990 posti, rispetto ai 10.211 del 2011/12.
Si tratta dunque, sempre secondo l’analisi della Flc-Cgil a livello nazionale, di 2.221 posti in meno, pari a circa il 22% in un solo anno.
Per quanto riguarda la Sicilia, finora sappiamo che sono stati messi a concorso 237 posti e che si sono presentati 3.946 aspiranti alle preselezioni, superate da 971 candidati che per fine agosto, si spera, sapranno quanti di loro saranno ammessi agli orali e a fine anno, forse, sapremo pure quanti di costoro, dopo gli orali, saranno dichiarati idonei a ricoprire il ruolo di dirigente.
Ma sappiamo pure che nel bando di quest’ultimo concorso del 2011 c’è una clausola secondo la quale questi futuri dirigenti devono passare la precedenza per la nomina ai loro colleghi che, sulla base della Legge 202/10, attendono la ricorrezione dei loro elaborati del vecchio concorso del 2004.
Questo il dato tecnico ricavato dal bando e di numeri, mentre la Flc dà pure la contabilità dei posti a dirigente che saranno disponibili al netto del dimensionamento in Sicilia, eccoli:
le istituzioni scolastiche, di cui 171 sottodimensionate sono in tutto 830, a fronte di un organico in servizio di 816 presidi, per cui il saldo dei posti disponibili, a fronte dei 237 posti messi a concorso, è pari a soli 14 cattedre libere e disponibili dal prossimo anno scolastico.
Non sembra tuttavia che il sindacato si sbagli anche perché la documentazione e le fonti che porta a suffragio della propria analisi sembrano inoppugnabili in quanto ricavati dalle fonti dirette del Miur e dai vari enti a esso collegati, mentre in molti si chiedono a cosa sia servito a questo punto fare tanti sacrifici per ottenere un posto che forse mai verrà.
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