Categorie: Estero

Flc: il governo vuole cancellare graduatorie e precari

Ancora una volta duro e senza giri di parole il comunicato stampa di Mimmo Pantaleo, il segretario generale della Flc-Cgil, sulla tormentata questione dei concorsi che stanno mettendo in fibrillazione il troppo vasto mondo dei precari della scuola.
Per Pantaleo infatti dire che si vuole ringiovanire il corpo docente è un modo per far passare con altri termini il principio della mercificazione del lavoro, tanto che è stata fatta passare la legge Formero sulle pensioni che, alzando notevolmente l’uscita dei docenti, impedisce un salutare turnover che ringiovanirebbe effettivamente la scuola.
Non c’è dubbio, continua Pantaleo, che il concorso rimane l’unica forma per garantire non solo la libertà di insegnamento, ma anche quella del docente di fronte a possibili ricatti e compromissioni insiti nella ventilata chiamata diretta; oggi tuttavia la vera priorità è quella “della definizione di un piano pluriennale di stabilizzazioni che oltre al turn over ricomprenda tutti quei posti che vengono ormai assegnati da anni in organico di fatto.”
Il dibattito e la polemica sobillate sulla importanza del concorso sarebbero anche un modo, dice Pantaleo, per sviare dai veri problemi che il governo non vuole o non può affrontare, quali “allargare il tempo pieno, abbassare il numero degli alunni per classe, costruire nuovi edifici scolastici e rendere sicuri quelli esistenti, istituire l’organico funzionale e potenziare l’offerta formativa nel sud.”
Solo in funzione di questi obiettivi si possono rivedere sia le “regole sul reclutamento garantendo lo svuotamento delle graduatorie e la possibilità concreta per i giovani di poter intraprendere la professione docente.”
In fine, conclude Pantaleo, il ministro non può prendersi il merito delle recenti immissioni in ruolo e di quelle del prossimo anno, perché “sono contenute nel piano di stabilizzazioni triennale definito da una legge.” Attenzione quindi, sibila il segretario della Flc-Cgil, all’autunno che è alle porte perchè sarà caldo, tanto caldo per difendere “la scuola pubblica e il diritto al lavoro e i diritti nel lavoro.”

Pasquale Almirante

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