Nemmeno il 50% degli insegnanti ha attivato la Card del docente, se rovesciassimo il discorso potremmo dire che la maggiore dei prof (il 60%) non ha ancora speso i 500 euro per l’aggiornamento.
I dati, resi noti da “Repubblica” certificano una situazione che già si era delineata da tempo. Il meccanismo per l’accredito dei 500 euro è farraginoso (e non sempre va a buon fine). Inoltre sono ci sono difficoltà (come più volte la stessa Tecnica della Scuola ha evidenziato) anche per gli stessi enti nel registrarsi sul portale.
I 380 milioni previsti da “La Buona Scuola” per acquisto di hardware, software, libri e corsi di aggiornamento non hanno sortito l’effetto sperato. Ad oggi sono “solo” 305mila i docenti che hanno acquistato un’identità digitale: il 40% dei 762mila.
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Dunque il 60% dei prof non hanno ancora deciso cosa fare quando mancano quattro mesi alla fine del’anno scolastico. Rispetto al 2015-2016 (quando i soldi erano accreditati sullo stipendio) la situazione è peggiorata tra chi non si è sentito a proprio agio con questa soluzione “troppo” informatizzata o chi, per protesta, non ha speso il fondo a cui aveva diritto.
Come hanno speso i prof i 500 euro? Finorà sono stati spesi 50 milioni dei 381 stanziati. Domina il settore dell’informatica, poi libri di testo e testo di vario genere. Bene la copertura dei musei, cinema e teatri.
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