L’accesso a Quota 100 non è andato come si pensava: le riduzioni all’assegno di quiescenza, anche sostanziose, superiori pure alle 400 euro nette al mese per uno stipendio sotto i 2mila euro, hanno scoraggiato tanti lavoratori italiani a fruire dell’anticipo pensionistico. Anche se rientravano nei parametri minimi richiesti: 38 anni di contributi e 62 anni di età. I dati di adesione, inferiori alle attese, sono stati resi pubblici in questi giorni dal nuovo presidente dell’Inps, Pasquale Tridico.
Le domande di Quota 100 finora presentate sono “circa 150 mila. Osserviamo un rallentamento e se rimane questo trend, penso si arriverà a fine anno intorno alle 200 mila e, quindi, ad un risparmio di circa 100 mila domande rispetto alle 290 mila previste”, ha detto Tridico in occasione della relazione programmatica del Civ, ricordando che il risparmio per 1,5 miliardi di euro derivante dal minor utilizzo di Quota 100 e Reddito e pensione di cittadinanza è stato già congelato nell’ambito dei conti pubblici: si tratta, ha detto, di circa un miliardo da Quota 100 e 500 milioni da Reddito e pensione di cittadinanza.
Anche la scuola ha fatto la sua parte: a fronte di 60-70mila domande attese, ne sono arrivate solo 27 mila, di cui 5 mila ancora in bilico. Come negli altri comparti, si provvederà subito al turn over, inserendo i posti rimasti liberi nel novero delle oltre 58 mila che il ministro dell’Istruzione in settimana ha detto che verranno destinate alle immissioni in ruolo del prossimo 1° settembre.
Sulla destinazione degli avanzi, avrebbe quindi “vinto” il premier Giuseppe Conte, che chiedeva di utilizzare i soldi finanziati dall’ultima Legge di Bilancio per Quota 100 ma non utilizzati, assieme a quelli del reddito di cittadinanza, per evitare la minaccia di procedura d’infrazione che la Commissione europea ha solo rimandato di qualche mese. Niente da fare, invece, per il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che reclamava quei soldi per finanziare la Flat tax su larga scala.
Detto questo, però, l’Inps avrà comunque necessità di rimpiazzare circa 5mila dipendenti. Come già scritto dalla Tecnica della Scuola, il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, ha detto che “partirà a novembre 2019 il concorso con cui Inps assumerà altri 2.000 giovani per rimpiazzare chi va in pensione con Quota 100”.
L’annuncio è arrivato mentre si festeggiavano gli altri 3.507 nuovi dipendenti appena assunti da Inps che sommati ai prossimi 2.000 arriveranno agli oltre 5.000 annunciati stamattina dallo stesso ministro.
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