Attualità

Floridia: la delega sull’ambiente non è ‘fuffa’, è il migliore mandato che potessi ricevere

Nella mattina del 16 novembre è stato presentato il progetto per le scuole che intende favorire le idee dei ragazzi per contrastare il cambiamento climatico. Il surriscaldamento globale e a seguire la deforestazione sono i principali temi, i più sentiti al mondo, in fatto di ambiente. E l’evento del Gruppo Gedi e di Repubblica Scuola, Green&Blue “Cerchiamo sognatori”, l’Open Summit che mette insieme influencer, attivisti, politici, giovani e giovanissimi (il target più sensibile su questi temi, dai dati rilevati da Repubblica), vuole proprio accrescere la consapevolezza su questi temi a livello generalizzato.

Barbara Floridia

All’appuntamento presente anche la sottosegretaria all’Istruzione Barbara Floridia, che dall’inizio del suo mandato spinge molto sulle tematiche della sostenibilità, a partire dal progetto RiGenerazione Scuola, un programma che pone al centro la transizione ecologica e culturale e la sostenibilità ambientale, mediante uno stanziamento di risorse pari a 2 milioni di euro da parte del ministero dell’Istruzione.

“Sono un’insegnante da vent’anni (ero una professoressa di latino). Quando il ministro Bianchi mi ha assegnato la delega sull’ambiente, molti pensavano che fosse fuffa, io invece ho pensato che questa fosse la migliore delega che potessi ricevere“. Così la sottosegretaria all’inizio di un discorso estremamente ispirato.

“Sono andata ad approfondire quali fossero le deleghe connesse e ho scoperto che riguardavano l’educazione civica, l’educazione alimentare, l’educazione alla pace, tutte deleghe che rappresentavano un nuovo modello abitativo, un nuovo modello di società. Dovevo mettere a terra un piano – spiega, narrando la genesi del progetto di RiGenerazione Scuola – e dovevo fare in modo di dare a voi ragazzi e ai docenti le risorse e le competenze e quindi ho chiesto al ministro dell’Istruzione i fondi necessari; e ho pensato che fosse opportuno mettere a sistema tutti quei partner che potessero aiutarci”.

“Dovevo agire non solo con i docenti che andavano formati (e se avessi atteso i tempi della formazione sarebbe stato troppo tardi) ma con una green community, con partner che già operano nell’ambiente”. Ecco dunque che dentro il programma sono entrate le aziende più green, in grado di supportare e implementare da subito le idee progettuali delle scuole.

Una strategia che ha già portato alla nascita di molti progetti scolastici rigeneratori: la via francigena a piedi, il detersivo ecologico, la pulizia dei parchi, l’adozione del lungo mare di Sciacca, presentati nella settimana della rigenerazione.

Carla Virzì

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