Prevedere l’inserimento degli idonei del concorso Stem in una graduatoria di merito ai fini dell’assunzione, analogamente a quanto è stato fatto nel concorso straordinario? Questa la domanda rivolta alla sottosegretaria Barbara Floridia.
La sottosegretaria risponde: “Premetto che grande importanza per il nostro Ministero è rivestita dalle materie Stem, facenti parte del nuovo paradigma educativo per lo sviluppo del pensiero computazionale, in grado di rendere i nostri studenti cittadini consapevoli”.
Detto questo, la sottosegretaria entra nel merito della domanda: “Quanto alla questione del concorso, le posso assicurare che è intenzione del ministro di individuare una soluzione per questa problematica, abbiamo consapevolezza che esista. Questi idonei andranno aiutati a reinserirsi affinché trovino una posizione idonea”.
Quanto alle problematiche generate dall’algoritmo, la sottosegretaria osserva: “Il Ministero ha voluto garantire regolare inizio dell’anno scolastico. L’algoritmo ha avuto l’obiettivo di dare ai docenti evidenza immediata dei posti a disposizione, permettendo agli insegnanti con un’importante anzianità di servizio, di avere un incarico annuale o fino a conclusione delle attività didattiche”.
E ancora: “Nell’ottica di garantire la maggiore trasparenza, abbiamo reso chiaro agli aspiranti docenti con quali criteri si attribuiscano le cattedre. Tuttavia in relazione a punteggi, posti e preferenze, il sistema ha riportato in taluni casi punteggi errati o numeri di posti non adeguati. Ma questo è un effetto derivante dal fatto che molti docenti hanno fornito spesso dati imprecisi, selezionando, ad esempio, singole preferenze invece di distretti. Ad ogni modo dalle verifiche effettuate – chiarisce la sottosegretaria – a fronte delle segnalazioni, non sono stati riscontrati casi di alterazione della graduatoria. Occorre considerare peraltro che la piattaforma rendeva possibile per gli uffici territoriali correggere eventuale disfunzioni segnalate dall’utenza”.
Una considerazione contro la quale si scaglia la deputata di Fratelli d’Italia Carmela Bucalo, che fa riferimento anche alle contestazioni dei sindacati per ribadire l’esistenza, a tutt’oggi, di cattedre vuote, segno che la fretta con cui la piattaforma ministeriale è stata messa a punto non è giustificata, visti gli errori dell’algoritmo.
Il deputato Alessandro Fusacchia (gruppo misto) ha posto il problema della professionalità del Dsga. “Venendo dalla scuola, conosco pienamente l’importanza del ruolo del Dsga – ha risposto la sottosegretaria -. Senza di loro le scuole non potrebbero mettere a terra nessuno dei progetti che portano avanti. La mia intenzione è quella di approfondire la questione e portare al tavolo questo tema perché riteniamo che sia una figura da valorizzare ulteriormente”.
Infine alla sottosegretaria è stato posto il problema del personale Ata cui non è stato rinnovato il contratto nell’ambito dell’organico Covid, come più volte abbiamo segnalato.
La sottosegretaria offre delle rassicurazioni: “Tutte le iniziative per mettere in sicurezza le scuole non avrebbero prodotto i risultati che hanno prodotto senza il contributo del personale Ata. Il Ministero è consapevole che è necessario rafforzare le attuali misure di sicurezza. In tale prospettiva, in sede di conversione in legge del Dl Sostegni bis abbiamo investito ulteriori risorse fino a dicembre 2021 per il cosiddetto organico Covid. Continueremo a garantire ogni sforzo perché tutte le scuole del Paese continuino a essere sicure. In legge di bilancio – continua con la cronostoria dei provvedimenti sull’organico Covid – abbiamo rinnovato le risorse per i docenti: ora è nostra volontà mettere in essere ulteriori iniziative per prorogare anche i contratti dell’organico Covid Ata, perché siamo coscienti che contribuiscono a garantire la sicurezza nelle scuole”.
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