Un protocollo di collaborazione fra Fnsi e Miur è stato firmato e presentato pubblicamente presso la sede della Federazione della Stampa. La collaborazione si concretizzerà in progetti articolati sui territori con gli Uffici scolastici regionali, singoli istituti e le Associazioni Regionali di Stampa e coordinati a livello nazionale da Paolo Butturini, responsabile Fnsi per la formazione.
A partire dal prossimo anno scolastico, dunque, i giornalisti entreranno nelle scuole per incontrare docenti e studenti e costruire insieme percorsi di approfondimento su tematiche come la libertà di informazione, la legalità, i diritti e i doveri di cittadinanza.
I primi due progetti riguardano la legalità: il ruolo dell’informazione nella lotta alle mafie, con particolare attenzione al tema dell’arricchimento della grande criminalità attraverso la contraffazione e il commercio in genere di prodotti illegali; i social media: con l’intento di aiutare i giovani a districarsi nei profondi mutamenti che la travolgente crescita dei social network hanno indotto nei processi comunicativi e informativi.
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“Mettere insieme due elementi della società che svolgono un ruolo complementare nel far crescere le nuove generazioni”. Questo è, per il ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca Stefania Giannini, l’obiettivo del protocollo d’intesa firmato oggi dal Miur con la Federazione Nazionale della Stampa Italiana. ‘‘Io mi aspetto molto da questa iniziativa – ha aggiunto il Ministro -. Vogliamo dare seguito ad attività molto concrete su tutto il territorio nazionale, per far comprendere e riconoscere la buona informazione”.
Questa convenzione ”si inquadra con altre convenzioni firmate dal Miur, in un quadro di arricchimento collettivo – ha ricordato il presidente della Fnsi Giuseppe Giulietti -. Se c’è un informazione libera, indipendente e non minacciata cresce la cultura della legalità, sennò si resta ciechi. Per essere cittadini bisogna avere la concezione del dubbio, confrontare fonti e notizie’‘.
Giulietti, infine, auspica che con i primi progetti, ci fosse anche modo di rendere omaggio a Giulio Regeni, Valeria Solesin, ‘‘ed
altri ragazze e ragazzi con nel cuore la passione per la ricercae per la libertà d’informazione, possono essere modelli di questi valori”.
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