Concorsi e iniziative sono state messi in atto per coinvolgere le scuole e spingerle ad approfondire quanto tragicamente è accaduto alle popolazioni dell’Istria, Fiume e Dalmazia a conclusione quasi della seconda guerra mondiale, ma pochi sono stati i risultati.
La scuola sembra non avere centrato appieno, come è avvenuto con l’olocausto degli ebrei, il suo compito di spiegare, far comprendere, approfondire, le violazioni dei diritti umani avvenute, indipendentemente da chi ne sia l’autore, sui campi delle foibe.
Forse, secondo taluni osservatori, il motivo di tanta dimenticanza e di superficiale approccio deriva dal fatto che si tanti, a fini politici e di propaganda, di strumentalizzare quella immane tragedia, mettendo di mezzo perfino la scuola e i libri di testo.
“Nessuno ha il diritto di appropriarsi di una tragedia per ribaltarla come un atto di accusa verso la controparte.”
Intanto sembra che Simone Cristicchi presenterà a Sanremo una canzone sulle Foibe, mentre si spera che attraverso la musica la parola foibe cominci ad entrare nelle orecchie degli studenti.
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