La Giannini ha ricordato che “questo è un giorno che evoca una pulizia etnica atroce e ideologica, perpetrata ai danni di migliaia di concittadini europei cacciati e perseguitati da altri concittadini europei”. E poi mette in guardia: “Quello dell’oblio è il peggiore dei rischi: il negazionismo è pericoloso, può far diffondere la credenza che quei massacri siano stati una vicenda tragica che riguarda solo una regione transfrontaliera, un pezzo di Paese e non tutto il Paese”.
Per il ministro “la scuola e l’università devono essere in prima linea per insegnare che queste tragedie sono di tutti e tutti ne portiamo una responsabilità grave”. (Tg3)
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