Non è una professione facile, come del resto ogni mestiere che si vuole fare bene, e dunque chi volesse fare l’attore porno e avere più opportunità di lavoro e di successo, sfondando (è il caso di dirlo) nel dorato mondo dello spettacolo, seppure a luci rosse e seppure pruriginoso e trasgressivo, può frequentare una vera e propria scuole dell’arte del porno: una sorta di accademia dove sembra si lavori sodo, non sappiamo se con sollazzo, ma con l’obiettivo sicuro di ottenere ottimi risultati a conclusione del ciclo di studi.
Non è detto se ci sarà un esame finale, con relativa commissione e voto-giudizio, ma l’intenzione complessiva non appare peregrina.
Questo singolare ragionamento lo hanno fatto in Colombia, a Medellín, dove appunto è stata da poco fondata una università-accademia che si occupa di formare veri professionisti nell’arte di attore porno.
L’iniziativa è stata di un’attrice colombiana che ha voluto, insieme al suo collega compagno di performance kamasutriche, mettere in piedi un corso di studi mirato: una scuola vera e propria che punterà a formare professionisti dell’Hard e a ridurre le fin troppo diffuse storie di sfruttamento. Si va dai corsi di tipo economico, come per esempio si produce e si vende un video pornografico e come si riesce a trarne profit, a quelli più sensibili e delicati, come il maschilismo che, in una società maschilista, predilige certe contorsioni perfino aerobiche.
Ma poi ci sono pure corsi per capire come individuare produttori seri e regolari, evitando i falsi impresari e quelli abusivi, o gli altri che sfruttano tale mercato senza scrupoli. E tuttavia, come d’altra parte è d’obbligo, non potevano mancare anche gli approfondimenti tecnici sul tipo di come girare la scena pornografica perfetta.
Sembra che la decisione di aprire una scuola per tali attori sia nata dai tantissimi messaggi che la pornostar fondatrice della scuola continua a ricevere da parte di persone annoiate dalla loro routine, “Gente che vorrebbe entrare nel settore, sia come attore protagonista che con altri ruoli, ma che non sa come fare”.
Del resto anche la carriera personale della neo direttrice di questa università è stata piena di svolte.
Costei, dichiara una nota, era una giornalista che è diventata attrice pornografica per aver perso una scommessa: aveva deciso che, se la sua squadra di calcio del cuore fosse riuscita ad arrivare nella Prima divisione colombiana, si sarebbe spogliata e avrebbe posato senza vestiti per una rivista. E da quella breve scintilla è nata la grande fiamma e il grande amore per un’altra carriera, quella dell’attrice hard.
Non sono mancate le critiche, soprattutto da parte dei più conservatori della città. L’università, dicono, è una offesa al buon costume e andrebbe chiusa.
Non si capisce perchè, tuttavia, visto che istruisce all’arte dell’amore e visto pure che i fruitori e gli estimatori sono tantissimi e sempre più alla ricerca di raffinatezze artistiche.
Intanto ecco qualche dato: il 90% dei ragazzi dagli 8 ai 16 anni ha visto del porno online. Nove su dieci bambini in età tra gli 8 e i 16 anni sono entrati in contatto con la pornografia su internet e l’80% dei ragazzi tra i 15 e i 17 anni ha visualizzato molteplici siti hard. Per rimanere fra i giovani, quelli che frequentano le nostre scuole.
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