Attualità

Fondazione Carolina: cyberbullismo in primo piano

Mentre si avvicina il Safer Internet Day – SID, che si celebrerà online in tutto il mondo il prossimo 9 febbraio, la Fondazione Carolina, nata proprio in occasione del SID del 2018, scende in campo per accendere l’attenzione sul cyberbullismo.

La no profit è stata fondata dal Paolo Picchio, in nome della giovanissima figlia Carolina, la prima vittima ufficiale in Italia del cyberbullismo in Italia. In pochi anni la fondazione ha attivato collaborazioni nazionali e internazionali per sensibilizzare tutta la comunità educante sui rischi legati all’utilizzo scorretto e inconsapevole dei nuovi media. Al centro delle attività c’è la formazione continua delle nuove generazioni, degli insegnanti e dei genitori. Ricordiamo che alla giovane novarese Carolina Picchio è dedicata la Legge 71/17, contro il cyberbullismo e a tutela delle vittime. Nella consapevolezza che la prevenzione sia fondamentale, lo staff di esperti di Fondazione Carolina svolge inoltre ricerca e indagini, per essere sempre aggiornati sulle ultime tendenze. L’ultima è quella che sarà resa nota proprio nel giorno della Sicurezza in Rete, è quella su Tik Tok, che ha coinvolto quasi 900 adolescenti e giovani adulti tra gli 11 e i 25 anni.

Le azioni e i progetti

La onlus in collaborazione con AICA – Associazione italiana per il calcolo automatico dedicata allo sviluppo della cultura digitale, ha creato CYBERSCUDO, un modulo d’esame che certifica il possesso delle competenze necessarie a utilizzare la Rete in modo consapevole e sicuro. Inoltre, è scaricabile gratuitamente dal sito la Guida per genitori e insegnanti, e sempre sul sito si trova il Vademecum anti – Covid “Metti il virus dietro la lavagna”, proprio per assicurare la massima prevenzione in tempi di fortissima immersione digitale.

Non si contano le numerose campagne realizzare dalla fondazione, non solo rivolte alle scuole, ma anche alle palestre, agli oratori, a tutti i luoghi di incontro tra giovani e giovanissimi dove il cyberbullismo può trovare fertile terreno. E di recente, proprio per raggiungere il maggior numero possibile di persone, è stata creata la App 1SAFE.

Intervista a Ivano Zoppi

Abbiamo chiesto al Segretario Generale di Fondazione Carolina, Ivano Zoppi, di spiegare in breve gli scopi e le azioni della fondazione rivolte al mondo della scuola.

Ci rivolgiamo ai docenti, a tutto il personale della scuola, agli studenti e ai loro familiari con azioni a 360 gradi, per informare e formare. Siamo convinti, anche se siamo un gruppo di esperti nato da pochi anni, che fornire strumenti e risorse per capire, significa fare una forte azione di prevenzione. Possiamo sintetizzare il nostro agire con tre “C”: Concretezza, intervenire cioè in modo pratico e immediato, Competenza, offrire cioè il supporto del nostro Rescue Team, fatto da avvocati, psicologi, pediatri, insegnanti e altri esperti, e Capacità di ascolto, fondamentale per chi si trova già nel problema e per evitare che altri vivano il dramma.

Come è possibile contattarvi, per esempio per attivare percorsi di formazione e azioni nelle scuole?

Il settore dell’istruzione è al centro della nostra mission, crediamo infatti profondamente che siano necessarie azioni puntuali e di qualità per contrastare il cyberbullismo, pertanto con le scuole abbiamo rapporti strettissimi. Di solito ci contattano attraverso il sito homepage – Fondazione Carolina, o i social, sui quali siamo molto presenti. Agiamo a livello nazionale e siamo uno dei soggetti che hanno siglato un protocollo ad hoc con il MIUR. In ogni caso, il nostro supporto è anche per i singoli, per la famiglia o il giovane o quell’insegnante che ci segnala una situazione o voglia saperne di più. Crediamo fortemente nel supporto. Abbiamo anche la possibilità di agire velocemente per esempio, per bloccare l’uso dei social quando ci viene segnalato un evento di cyberbullismo.

Carmelina Maurizio

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