Assume una configurazione più morbida l’emendamento alla legge di stabilità che sembrava inizialmente garantire più fondi alle scuole private: la proposta di modifica al testo di legge, che nella giornata del 12 dicembre ha creato non pochi dissidi tra i rappresentanti politici, anche all’interno della stessa maggioranza di governo (con l’ala cattolica del Pd, Ncd e l’Udc a sostegno del loro finanziamento, assieme a Forza Italia) diventa, infatti, solo una garanzia per il mantenimento in vita degli attuali finanziamenti statali.
A spiegarlo è stato il relatore alla Legge di Stabilità, Maino Marchi (Pd), che nell’elencare il “pacchetto sostanzioso” di emendamenti che stanno andando avanti nell’iter di approvazione.
Tra questi, appunto, figura quello sulle scuole paritarie. A proposito del quale l’esponente del Pd ha detto che il punto è solo riuscire a svincolare dal Patto di Stabilità quella parte di risorse che passano attraverso le Regioni: "non è in ballo – ha spiegato Marchi – un aumento dei fondi ma evitare che non vi sia una diminuzione".
Il relatore alla legge di bilancio di fine anno ha anche ricordato come lo scorso anno si era riusciti a non vincolare tutti i fondi regionali, mentre quest’anno il Senato ha sbloccato solo 100 milioni su 200. E la differenza vorrebbe essere sbloccata ora.