Leggere analiticamente (e alle volte anche fra le righe) le disposizioni ministeriali o anche leggi e decreti è sempre molto utile e interessante.
Ma spesso si scoprono dettagli insospettabili oppure si ottiene risposta a dubbi che si nutrivano da tempo.
E’ il caso delle diposizioni ministeriali, apparentemente di ordinaria amministrazione, in materia di sezioni primavera.
“Per quanto riguarda il contributo finanziario a carico del Ministero dell’istruzione – si legge nella nota – si fa presente che la disponibilità per l’esercizio finanziario 2014 della somma di 12 milioni, prevista dal bilancio triennale 2013-2015, dovrà essere confermata dalla prossima legge di stabilità”.
Il richiamo alla legge di stabilità che dovrà essere approvata nei prossimi mesi dal Parlamento sta a significare un dato semplice e banale che peraltro è in vigore da sempre nella contabilità pubblica: gli stanziamento relativi a leggi o disposizioni che hanno valore pluriennale vanno comunque confermati di anno in anno dalle legge di stabilità o comunque da disposizioni specifiche.
E’ a causa di questo meccanismo, per esempio, che i fondi della legge 440/97 sono stati progressivamente ridotti dai 400miliardi di lire iniziali fino a poche decine di milioni di euro.
E’ nota (altro esempio) la vicenda dei fondi per i libri di testo della primaria che lo Stato deve trasferire ai Comuni: negli ultimi anni è stato un continuo braccio di ferro fra MEF e Anci e il problema si è spesso risolto in zona Cesarini con un emendamento alla legge di stabilità.
E’ molto probabile, quindi, che la stessa cosa si ripeta anche per i 400milioni che il DL 104 destina alla scuola: per poter essere concretamente impegnati e spesi sarà necessario che siano chiaramente stanziati nelle prossime leggi di stabilità, quelle del 2014 e del 2015.
Per il momento l’unica certezza riguarda i 13 milioni del 2013.
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