Politica scolastica

Fondi Mof 2024/2025, la Gilda non firma la preintesa: 13 milioni per lavoro aggiuntivo degli Ata, 300 euro a pratica di pensione

La Federazione Gilda Unams, come riporta un comunicato, non ha sottoscritto la preintesa sull’integrazione ai fondi FMOF 2024/25, che destina 13,7 milioni di euro per l’impegno aggiuntivo del personale ATA; 11,5 milioni per la gestione delle pratiche pensionistiche; 2,2 milioni per il maggiore impegno legato ai progetti PNRR.

Le motivazioni della Gilda

“Durante l’incontro che si è svolto ieri al MIM, la delegazione ha evidenziato diversi aspetti, tra cui ad esempio il fatto che le risorse messe a disposizione non sono nuove ma bensì residui del MIM già destinati ad altri capitoli. Inoltre, è stato segnalato che queste somme esigue rischiano sovrapposizioni o equivoci con i finanziamenti previsti dal PNRR per le attività di organizzazione, che vedono stanziamenti ben più consistenti destinati anche alla retribuzione del personale”, scrivono dal sindacato.

La Federazione ha poi ritenuto insoddisfacente la dichiarazione congiunta che impegna il Ministero ad individuare soluzioni per semplificare le procedure pensionistiche, poiché il rinvio ad un accordo con l’INPS è punto di estrema debolezza dell’impegno, mentre, scrivono, “chiediamo che l’Amministrazione trovi una soluzione alternativa riguardo la compilazione della piattaforma passweb da parte delle segreterie, sia per il carico di lavoro che per le responsabilità connesse, che richiedono una competenza specifica”.

La preintesa contrattuale, come riporta ItaliaOggi, prevede un bonus extra stipendio che scatta per gli addetti alle segreterie scolastiche che faranno fronte al nuovo carico di domande di pensionamento di quest’anno. Si parla di 300 euro per pratica di pensione. L’ipotesi di accordo è stata firmata dai vertici del ministero dell’istruzione e del merito e i sindacati, Flc-Cgil, Cisl Scuola, Snals-Confsal e Anief.

Pensioni in aumento

Secondo le stime di fonte ministeriale, in base alle domande già presentate entro lo scorso ottobre, nel 2025 i pensionamenti nel settore scolastico raggiungeranno un totale di 38.665 unità, di cui 10.404 riguarderanno il solo personale ATA. Nel 2024 i docenti andati in pensione sono stati 21.300.

La bozza di accordo definisce i criteri per ripartire il finanziamento a livello territoriale e tra singole scuole. In base al numero di domande presentate per la pensione a valere dal primo settembre 2025, la regione a cui arriveranno più bonus è la Campania, con uno stanziamento di 1,594 milioni di euro per 5.316 istanze, segue la Lombardia, con 1,39 milioni per 4.635 pratiche, terza in classifica la Sicilia, con 1,241 milioni e 4.137 pensionandi.

Ogni direzione scolastica regionale dovrà monitorare i processi e verificare se le pratiche sono gestite con personale interno, in questo caso confermare il numero di pratiche effettivamente gestite. Alla luce del monitoraggio realizzato, la direzione provvederà ad addebitare sui conti delle scuole i fondi necessari, avendo come parametro l’importo di 300 euro, lordo stato, a pratica.

Sulle segreterie arriveranno altri 2.21 milioni di euro per gli straordinari del personale impegnato nel supporto al PNRR. Fondi che si sommano ai compensi per gli incarichi specifici aggiuntivi per il PNRR che sono finanziati con progetti ad hoc.

Redazione

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