Il finanziamento che arriverà alle scuole a sostegno delle attività di ampliamento dell’offerto formativa previsto dal POF è sempre più povero.
Per il 2010 è perfino inferiore a quanto previsto nel mese di luglio, quando lo schema di direttiva ministeriale era stato esaminato dalle Commissioni parlamentari.
Nel bilancio di previsione della finanziaria approvata a fine 2009, la somma messa in cantiere era di poco superiore a 130milioni; pochi giorni dopo, con il decreto legge del 1° gennaio venne decurtata di 1.250.000 euro per finanziare le missioni internazionali.
Ad agosto altra sforbiciata di 2milioni di euro legata alla questione dei pedaggi autostradali il cui aumento, previsto dalla manovra finanziaria di fine maggio (DL n. 78), era stato bloccato dal TAR Lazio: con il decreto legge n. 125 del 5 agosto si è quindi dovuta trovare la copertura per gli 83 milioni di minore entrata per i pedaggi.
E come spesso accade, soprattutto quando la copertura finanziaria va trovata in poco tempo, il Governo ha deciso di operare un bel taglio lineare sulle spese di quasi tutti i Ministeri (sono state salvate solamente la ricerca e l’università).
A conti fatti i 126 milioni e 777mila euro disponibili dovranno servire un po’ per tutto: poco meno di 12milioni di euro serviranno per progetti di formazione e aggiornamento gestiti a livello nazionale (si tratta soprattutto dei corsi destinati ai docenti di scuola primaria che devono insegnare la lingua inglese), 5milioni di euro saranno destinati alle attività di rilevazione degli apprendimenti realizzate dall’Invalsi, mentre 9milioni e 779mila euro serviranno alle iniziative per l’integrazione degli alunni con handicap.
Altre voci significative sono quelle che riguardano i progetti di alternanza scuola-lavoro (poco più di 29milioni di euro) e l’educazione degli adulti altre attività per lo sviluppo dell’istruzione tecnica (quasi 10milioni di euro).
Rispetto al passato le risorse per le “educazioni” (ambiente, salute, sport, cittadinanza e costituzione e altro ancora) sono state drasticamente ridotte: poco più di 7milioni di euro in tutto, quando solo fino a 3-4 anni si parlava di cifre superiori ai 20-25 milioni di euro.
Modeste anche le somme destinate allo sviluppo delle tecnologie, tanto che c’è da chiedersi come faranno le scuole, soprattutto quelle del primo ciclo di istruzione, a tenere aggiornati i laboratori didattici per gli alunni.
Limitate anche le risorse che arriveranno (quando non si sa ancora) alle scuole: 30milioni di euro in tutto, vale a dire 4 euro in media per ciascun alunno; in altre parole una scuola di medie dimensioni dovrà provvedere all’ampliamento dell’offerta formativa facendo ricorso ad uno stanziamento di 3mila euro.
La direttiva, infine, prevede anche, come di consueto uno stanziamento a sostegno dell’offerta formativa delle scuole paritarie (quest’anno la somma arriva a 5milioni di euro scarsi).
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