Ottanta milioni di euro per promuovere nelle scuole italiane la conoscenza, la tutela e il valore del patrimonio culturale, artistico e paesaggistico.
Perché si tratta di un bene comune e di un volano per uno sviluppo democratico del Paese.
Li mette a disposizione il Miur attraverso il bando PON pubblicato il 2 maggio, l’ultimo del piano in 10 azioni da 840 milioni di euro lanciato lo scorso gennaio dalla ministra Valeria Fedeli per una scuola più aperta, inclusiva e innovativa.
Grazie alle risorse previste, le scuole selezionate potranno, ad esempio, adottare beni culturali, artistici o paesaggistici; favorire l’accesso, l’esplorazione e la conoscenza, anche attraverso il digitale, del patrimonio; costruire progetti di territorio per un turismo sostenibile dal punto di vista culturale, sociale e ambientale; sviluppare contenuti digitali per le scuole (Open Educational Resource); promuovere la creatività delle studentesse e degli studenti; intervenire con iniziative di riqualificazione e rigenerazione urbana, soprattutto nelle aree periferiche e marginali, rendendo le ragazze e i ragazzi protagonisti del rilancio dei territori.
Ogni progetto presentato dalle istituzioni scolastiche singolarmente potrà ricevere fino a un massimo di 30mila euro e fino a 120mila euro per i progetti di reti costituite da almeno 3 istituzioni scolastiche, un ente locale e almeno un’istituzione, un ente o un’associazione senza scopo di lucro competenti sulle tematiche oggetto dell’Avviso.
Sono due le caratteristiche fondamentali richieste ai progetti: si dovrà valorizzare molto la dimensione pratica ed esperienziale delle attività e si dovranno organizzare momenti di condivisione e confronto con la cittadinanza, anche in sinergia con amministrazioni locali, società civile e altri soggetti, per una scuola aperta e che sia comunità educante di riferimento, che promuova la conoscenza del patrimonio anche sul territorio.
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Le scuole avranno tempo dalle ore 10 del 22 maggio alle ore 15 del 10 luglio per presentare le proprie proposte progettuali.
“Per costruire una cittadinanza piena – ha detto la ministra Valeria Fedeli – è fondamentale sensibilizzare le studentesse e gli studenti al proprio patrimonio culturale, artistico e paesaggistico con l’obiettivo formativo di educarli alla sua tutela, trasmettendo loro il valore che ha per la comunità, e valorizzandone a pieno la dimensione di bene comune e il potenziale che può generare per lo sviluppo democratico del Paese. È, infatti, attraverso la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio che si definisce il diritto di partecipazione dei cittadini alla vita culturale, indicato nella Dichiarazione universale delle Nazioni Unite dei diritti dell’uomo del 1948”.
“Le risorse previste da questo bando evidenziano l’attenzione del Governo al rapporto tra le giovani e i giovani e il nostro patrimonio culturale, artistico e paesaggistico. Il nostro patrimonio è fonte di conoscenza, strumento di valorizzazione delle diversità culturali e di promozione del dialogo interculturale. Ed è anche un pezzo importante del futuro sviluppo del nostro Paese anche in un’ottica di sostenibilità”.
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