Così riferisce la Commissione Ue a Bruxelles che ha stanziato 105 milioni di euro per ”conservare il sito in quanto attrazione turistica sostenibile per la regione” e che, con i suoi 44 ettari di estensione, e’ il piu’ grande d’Italia.
Il contributo parte a seguito di una richiesta italiana per la riabilitazione di Pompei, dopo i danni provocati dalle piogge torrenziali dell’ottobre 2011 che si sono aggiunti a quelli causati dalle violente tempeste del 2010.
”Abbiamo dato la nostra approvazione a questa importante opera di restauro non solo nell’interesse dell’Italia, ma dell’ intero patrimonio storico europeo”, ha dichiarato il commissario Ue alle politiche regionali Johannes Hahn.
Nel 2000-2006 la politica regionale europea aveva già sostenuto 22 progetti di restauro nel sito di Pompei per un valore di 7,7 milioni di euro, sulla base di un cofinanziamento del 50% del costo totale.
E’ “l’intervento piu’ grande degli ultimi decenni” ha detto il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro.
Il progetto vede pronti a intervenire anche l’Unione degli industriali di Napoli, l’Associazione costruttori edili partenopea e la Camera di Commercio di Napoli.
Il bando iniziale interesserà il restauro di cinque domus per le quali è prevista anche l’installazione delle coperture di protezione. Successivamente partirà la gara d’appalto per la messa in sicurezza e la riduzione del rischio idrogeologico del terrapieno delle “Regiones” III e VIII (quelle vicino a via dell’Abbondanza, dove ci sono stati i crolli del 2010).
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