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Fondo di istituto 2012/2013: -384 milioni

L’interpellanza urgente svoltasi alla Camera nella giornata del 22 novembre scorso
sulla questione degli scatti stipendiali è passata un po’ sotto silenzio forse perché nelle stesse ore tutti erano impegnati a leggere e commentare le prese di posizione dei sindacati sull’avvio della trattativa.
Ma, a distanza di un paio di giorni, la lettura del resoconto parlamentare continua a presentare non poco interesse.
All’interpellanza ha risposto personalmente il ministro Francesco Profumo che ha fornito le cifre “ufficiali” che confermano ampiamente i nostri calcoli e smentiscono, almeno in parte, la versione di chi parla di un taglio al fondo di istituto di 280/300 milioni.
Parlando dell’atto di indirizzo che proprio nella mattinata del 22 novembre è stato illustrato ai sindacati, il Ministro ha detto che esso “prevede che, per il recupero delle utilità 2011, sono necessarie, per il 2011, risorse pari a 93 milioni di euro, che sono state così coperte: 31 milioni di euro derivanti dalla certificazione delle economie per l’anno scolastico 2009/2010; 55 milioni di euro derivanti dalla certificazione delle economie per l’anno scolastico 2010/2011; i restanti 7 milioni di euro derivanti dalla mancata distribuzione di economie FIS per l’anno scolastico 2011/2012”.
“Per gli anni successivi, a decorrere dal 2012, l’importo necessario per coprire gli scatti è ben più alto ed è pari a 384 milioni di euro. Pertanto, al fine di reperire le risorse necessarie ulteriori, l’apposita sessione negoziale presso l’ARAN consentirà alle organizzazioni sindacali di attingere risorse dal MOF, che è il Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa, su cui si effettua la contrattazione integrativa di istituto”.
Ora, la questione è abbastanza chiara: per gli scatti del 2012 servono 384 milioni che, allo stato attuale, vanno reperiti tutti sul fondo di istituto dal momento che la certificazione dei risparmi legati all’applicazione dell’art. 64 della legge 133/08 arriverà dal MEF non prima del mese di giugno 2013.
Quindi, o si sospendono gli scatti del 2012 fino a quella data oppure si attinge fin da subito al fondo di istituto.
Nei prossimi giorni la trattativa si sposterà all’Aran e a quel punto se ne saprà certamente qualcosa di più, ma resta il fatto che il fondo di istituto del 2012/2013 sarà ridimensionato in modo significativo.

Reginaldo Palermo

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