Sull’accordo sul fondo per il MOF sottoscritto nella giornata del 7 agosto fra Ministero e sindacati vale la pena fare qualche osservazione.
Intanto va detto che né Cgil né Fgu-Gilda hanno firmato l’accordo, segno che ormai l’intesa fra i sindacati si sta sgretolando sempre di più.
Nel merito va invece osservato che l’intesa potrebbe far dire al ministro Giannini che una delle “promesse” che lei stessa aveva fatto più volte (“Ripristineremo progressivamente le risorse del fondo di istituto”) è stata mantenuta, seppure solo parzialmente: nel 2013/2014, infatti, fondo è stato di poco superiore a 500milioni di euro, per il 2014/2015 ci sono invece già sicuri 643milioni di euro che potrebbero ancora leggermente aumentare agli inizi di settembre quando si farà il conto esatto dei risparmi del 2013/2014.
Si tratta in realtà di un aumento del tutto fittizio dal momento che per il 2013/2014 si era scesi a 500milioni di euro perché una fetta consistente del fondo era stata bloccata per pagare gli scatti di anzianità maturati nel 2014.
Adesso si risale a 643milioni ma nulla si dice a proposito degli scatti stipendiali.
Il silenzio di sindacati e Ministero su quest’ultimo punto è preoccupante: forse i sindacati sperano che il Governo trovi una qualche copertura per gli aumenti di anzianità maturati nel 2013, mentre da parte sua il Governo dà per scontato che l’aumento non ci sarà e basta.
Insomma la questione è delicata e complicata; il sospetto è che non la si voglia toccare prima di settembre per non aggiungere altra paglia al fuoco che sta covando e per evitare che un fondo ulteriormente decurtando convinca molti docenti e Ata a rifiutare ogni forma di incarico per il 2014/2015. Ma se a ottobre o a novembre dovesse emergere l’esigenza di recuperare 3-400milioni dalla risorse contrattuali il “disappunto” (chiamiamolo così) del personale della scuola diventerebbe forse non più controllabile.