Sono più di 35mila i dipendente della scuola che hanno deciso di aderire al Fondo Espero: lo ha reso noto la stessa Segreteria del Fondo che sottolinea come “il dato, provvisorio, è destinato a crescere ulteriormente, giacché la campagna associativa è nel pieno del suo svolgimento”.
Piena soddisfazione viene espressa anche dalle Organizzazioni sindacali che fin dal novembre del 2003 (data in cui venne sottoscritto l’atto costitutivo del Fondo) lavorano per il successo dell’iniziativa.
“Adesso – spiega il segretario nazionale di Cgil-Flc Enrico Panini – il primo fondo contrattuale istituito nel settore pubblico, avendo brillantemente superato la soglia minima nelle adesioni per diventare a tutti gli effetti operativo, può passare alla fase ordinaria del proprio esercizio con l’indizione delle elezioni per gli organismi statutari e l’avvio concreto delle attività di investimento”.
Anche la Cisl non nasconde la propria soddisfazione: “Nonostante le difficoltà nell’avviare un percorso nuovo e complesso, come i fondi pensione in tutti i comparti pubblici e nella “scuola” in particolare – dichiara Francesco Scrima – in pochi mesi di effettiva attività informativa e di consulenza ai lavoratori, le adesioni hanno premiato gli sforzi e l’impegno delle Organizzazioni Sindacali e della Segreteria tutta del Fondo”.
E anche Massimo DiMenna (UilScuola) mette in evidenza il lavoro svolto dal sindacato in questi due anni: “E’ positivo che l’azione di negoziato del sindacato, lunga e difficile, abbia condotto ad accordi che consentono oggi di far partire il primo fondo di pensione integrativa per i pubblici dipendenti”.
“Il sistema previsto – aggiunge Di Menna – consentirà, in particolar modo ai più giovani di poter usufruire proficuamente di una pensione complementare”. Secondo le previsioni del sindacato nei prossimi mesi le adesioni aumenteranno sensibilmente anche se che si iscrive adesso non ha più la possibilità di usufruire del “bonus” dell’1% che l’Amministrazione ha concesso a chi ha aderito entro il 31 dicembre.