Poco meno di 643 milioni: è questo l’importo complessivo del fondo per il miglioramento dell’offerta formativa di cui potranno disporre le scuole per l’anno 2015/2016 per retribuire le prestazioni dei docenti che eccedono gli obblighi contrattuali.
Si tratta di una somma uguale a quella dello scorso anno, ma ampiamente inferiore a quanto aveva promesso un anno fa dal ministro Giannini che aveva garantito che il fondo sarebbe ritornato ai livelli precedenti e cioè sarebbe arrivato nuovamente a più di un miliardo di euro.
Nel corso della trattativa con il Ministero, i sindacati hanno provato a porre la questione dell’impiego dei 200 milioni di euro destinati dalla legge 107 alla cosiddetta “premialità”, ma la risposta dei dirigenti di viale Trastevere è stata netta: il fondo per la valorizzazione del merito dei docenti non è soggetto a nessuna forma di trattativa né a livello nazionale nè a livello di singola istituzione scolastica.
Questa la distribuzione del fondo fra le diverse voci:
FIS 507.618.266
FUNZIONI STRUMENTALI 44.335.867
INCARICHI SPECIFICI 26.849.600
PRATICA SPORTIVA 14.548.667
ORE ECCEDENTI 30.000.000
AREE A RISCHIO 18.458.933
COMANDATI 948.667
Restano, come si può notare, i soldi per retribuire le funzioni strumentali: ciò significa che – contrariamente a quanto molti pensavano o auspicavano, il fondo per il merito (200 milioni di euro) non potrà essere impiegato per retribuire chi già ora ha incarichi aggiuntivi.
Ma vedremo quale posizione assumeranno i sindacati quando, a partire dal prossimo mese, si apriranno nelle scuole i tavoli di confronto per definire le modalità di impiego delle risorse contrattuali.
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