Politica scolastica

Fondo sociale europeo (Fse): 1 miliardo per la scuola italiana. Insegnare meglio l’Europa

La Commissione europea, che ha erogato in totale oltre 1,2 miliardi di euro dal fondo React-Eu a Germania e Spagna, destina all’ Italia un altro miliardo per il programma italiano per la scuola dal Fondo sociale europeo.

Il nostro paese, dunque, grazie al programma nazionale ‘Per la Scuola’ riceverà un miliardo di euro per migliorare la transizione digitale negli istituti scolastici attraverso l’accesso alla banda ultra larga e l’acquisizione di attrezzature digitali interattive. 

I finanziamenti aggiuntivi andranno anche alla realizzazione di laboratori innovativi, ad esempio sui temi di sostenibilità, nelle scuole primarie e secondarie.

React-Eu fa parte di NextGenerationEU e può contare su 50,6 miliardi di euro di finanziamenti aggiuntivi da destinare ai programmi della politica di coesione 2021-22 per le transizioni verdi e digitali e una ripresa socioeconomica sostenibile.

Contestualmente, Martina Brambilla, studentessa 21enne di Milano, al terzo anno di Scienze per la comunicazione, ha proposto a Strasburgo, alla Conferenza sul futuro dell’Europa, di insegnare più Europa nella scuola italiana di raccontarla in mdo diverso da come viene fatto dai media.  

Brambilla è tra le venti persone estratte a sorte (delle quali il 30% under 25) che parteciperanno alle prossime sessioni plenarie della Conferenza a confronto con eurodeputati e rappresentanti della politica Ue. 

 “Vorrei far discutere di più sul tema dell’educazione e mi piacerebbe portare in Italia una formazione più europea. Mancano materie dedicate all’Europa, e nel mio gruppo di lavoro abbiamo proposto lo studio delle questioni europee sin dalla giovane età”. 

“Vorrei che le decisioni prese dalle istituzioni europee venissero raccontate di più e meglio”, in modo tale che l’Ue sia percepita come “un’entità politica comune nei vari Paesi membri”, aggiungendo che la partecipazione alla Conferenza “è un’esperienza unica soprattutto per i giovani”.

La prossima assemblea plenaria della Conferenza è prevista il 22-23 ottobre sempre a Strasburgo. 

Le proposte discusse dai cittadini da tutto il Continente potranno continuare a essere inviate e discusse anche sulla piattaforma digitale della Conferenza, il cui compito finale sarà quello di redigere un documento di raccomandazioni per le istituzioni dell’Ue per meglio affrontare le sfide del futuro.

Redazione

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