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Formazione all’estero

La normativa di riferimento è contenuta nella circolare ministeriale n. 138 del 5/3/97 che regola la procedura relativa al sistema di borse di studio del Consiglio d’Europa per brevi corsi di aggiornamento all’estero. I corsi, della durata di cinque giorni, perseguono le seguenti finalità:
– conoscere il sistema scolastico e i metodi di insegnamento nonché i sistemi di formazione in uso nei differenti stati organizzatori;
– ampliare gli orizzonti culturali-professionali mediante lo scambio di idee, di informazioni e di materiale didattico con i colleghi di altri paesi;
– essere in grado di diffondere nella scuola le esperienze acquisite durante i corsi.
Non sono ammessi coloro che non prestano il servizio proprio della loro qualifica.
Le lingue di lavoro sono l’inglese, il francese, il tedesco o la lingua del Paese ospitante. Pertanto i corsisti dovranno conoscere necessariamente la lingua di lavoro (pena l’esclusione) per portare il loro contributo di idee e di esperienze ai lavori del seminario.
Le spese di soggiorno (vitto e alloggio) e di iscrizione sono a carico del Paese organizzatore.
Le spese di viaggio sono, invece, a carico del Consiglio d’Europa o del Paese ospitante.
Le domande, redatte in carta semplice dovranno essere indirizzate alla Direzione Generale Scambi Culturali, Divisione III e dovranno essere inoltrate tramite la competente sovrintendenza.
Alla domanda va allegata la documentazione dei titoli, unitamente ad una certificazione comprovante una buona conoscenza attiva e recettiva della lingua, o delle lingue che si dichiara di conoscere, rilasciata da istituzioni culturali straniere o da istituti universitari. Saranno presi in considerazione anche eventuali diplomi ed attestati di frequenza di corsi di lingua straniera, rilasciati da istituti qualificati, purché dai documenti risulti un giudizio sul profitto. Gli insegnanti di lingue sono esonerati dall’allegare la certificazione. La scelta dei candidati, sino ad un massimo di 5, sarà operata dal Sovrintendente, coadiuvato da docenti ed ispettori.

Antimo Di Geronimo

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