Come abbiamo scritto, a fine di luglio scorso il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato la Nota relativa all’attivazione del percorso iniziale del primo ciclo triennale della formazione continua per i docenti, in attuazione dell’articolo 16-ter, comma 1, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59.
Il percorso rientra nell’ambito delle linee di investimento 2.1 e 3.1 della Missione 4, Componente 1, del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e mira a supportare e coordinare le attività previste dal Piano Triennale dell’Offerta Formativa delle istituzioni scolastiche.
Con un comunicato stampa Ancodis, Associazione Nazionale Collaboratori Dirigenti Scolastici, qualche giorno fa ha rilevato che i docenti iscritti si ritrovano scritta nella piattaforma la dicitura “candidatura in attesa di conferma” e, considerato il numero massimo di partecipanti (30000), ha chiesto di conoscere quali criteri saranno adottati per l’accettazione delle candidature.
L’intenzione del ministero, che lo scorso 22 dicembre ha presentato lo schema di decreto ministeriale, è quella di dare applicazione alle norme del decreto legge 36/2022 introducendo il meccanismo della “formazione incentivata” e – dicono i sindacati – ignorando del tutto sia le prerogative contrattuali sulla formazione del personale sia le competenze in merito degli organi collegiali.
Quasi due anni fa è arrivata in Gazzetta Ufficiale la legge 79/2022 di conversione del DL 36 sul reclutamento e la formazione docenti, con molte novità della legge in fatto di formazione in servizio degli insegnanti.
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