Salvatore Nocera, su Superando.it, si chiede da dove possa derivare tanto aggressivo attacco contro una docente al punto di accoltellarla e scrive: “Mi permetto di avanzare l’ipotesi che la vera “colpa” sia del nostro sistema di formazione dei docenti. Infatti, essi continuano ad insegnare come si è fatto da sempre e cioè con una buona e talora ottima preparazione sulla loro disciplina e nessun obbligo per legge di formazione iniziale su come si insegna e su come si deve essere preparati ad educare i giovani”
E poi aggiunge: “i docenti delle scuole secondarie non hanno, per legge, alcun obbligo di avere una formazione adeguata per l’esercizio della professione, ad eccezione dei contenuti disciplinari. E così, ancora molto spesso, essi si limitano a rapportarsi con gli studenti solo con le interrogazioni, addirittura nascondendo i voti assegnati, senza coinvolgere i giovani nell’autovalutazione, mezzo educativo fondamentale. Troppi docenti, specie di scuole superiori non tengono conto della crisi che investe i giovani nel passaggio alla fase adolescenziale e delle loro insicurezze.
Ribadisco, questa impreparazione formativa dei docenti non dipende da loro colpa, ma dalla mancanza di un obbligo formativo per legge”.
Nonostante l’approvazione della Legge 79/22 sulla formazione iniziale dei docenti, manca “una sufficiente formazione sulla psicologia dell’età evolutiva e sulla pedagogia e le didattiche speciali, per una corretta inclusione degli alunni e degli studenti con disabilità e in situazione di svantaggio”.
Per questo la SIPeS (Società Italiana di Pedagogia Speciale), ha chiesto di destinare almeno la metà di quei sessanta Crediti Formativi alla pedagogia, alla psicologia ed alle didattiche speciali. Anche la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) è d’accordo e sostiene questa richiesta.
E conclude: “Purtroppo in molte classi gli alunni e gli studenti si annoiano, mentre la scuola dovrebbe essere frequentata stimolando l’emozione di conoscere e la gioia di apprendere”.
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