Con il decreto legge 36 “viene messa a nudo la sindrome di Erode che guida, per l’ennesima volta, la politica scolastica del nostro Paese”: a parlare in questi termini non propriamente accomodanti è la segretaria generale della Cisl Scuola Ivana Barbacci che annuncia che – a partire da domani -avrà inizio la mobilitazione del personale della scuola.
“Il Decreto Legge 36/2022 – sostiene Barbacci – mette in atto un operazione ‘cannibalica’ perché, per dare vita a un fantomatico sistema di formazione ‘incentivata’, toglie risorse economiche e di personale a una scuola già sofferente”.
Cisl Scuola protesta in particolare per il taglio degli organici che avrà però inizio a partire dal 2026.
L ‘articolo 44 del decreto prevede infatti l’istituzione di un fondo destinato ad incentivare la formazione dei docenti, con una dotazione via via crescente, da 20 milioni di euro nel 2026 fino a 387 milioni a decorrere dall’anno 2031.
Per finanziare questa spesa il Governo prevede importanti tagli agli organici di diritto nella misura di:
1.600 posti per il 26/27,
2000 posti per il 2027/28,
2.000 posti per il 2028/29,
2.000 posti per il 2029/30 e
2.000 posti per il 2030/31.
La protesta della Cisl Scuola era inevitabile e certamente sarà seguita da analoghe prese di posizione anche delle altre organizzazioni sindacali.
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