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Formazione del personale della scuola, si apre (male) il confronto fra Ministero e sindacati e tutti chiedono risorse per pagare l’impegno dei docenti

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E’ iniziato oggi 14 dicembre 2023 presso il Ministero dell’Istruzione il tavolo di confronto sulle linee triennali di indirizzo per la formazione del personale scolastico.

La questione non è per nulla semplice in quanto i sindacati rivendicano la dimensione contrattuale della formazione mentre le linee guida, alla stesura delle quali ha contribuito anche la Scuola di Alta Formazione dell’Istruzione, sembrano non tenere conto delle norme contrattuali.
Flc-Cgil, anzi, sostiene che dalla lettura del documento emerge “un problema assai serio sugli sviluppi di carriera professionale docente bypassando del tutto il CCNL che non avrebbe nessuna voce in capitolo”.
“C’è poi un problema che non può essere ignorato – aggiunge ancora il sindacato di Gianna Fracassi – poiché il nuovo CCNL impone il pagamento delle ore di formazione effettuate oltre le 80 ore. È necessario pertanto l’incremento del FMOF ormai divenuto incapiente, non più in condizione di riconoscere le attività aggiuntive ordinarie e pertanto del tutto inadeguato per far fronte alle ore di formazione del personale”.

“Le linee triennali attuative del DL 36/2022 – aggiunge ancora Flc-Cgil – operano inoltre una serie di forzature circa le prerogative collegiali e l’autonomia professionale specie dei docenti, dal momento che il CCNL dispone che in ogni istituzione scolastica sia il Collegio a deliberare il piano annuale di formazione in coerenza con gli obiettivi e i tempi del Ptof e che questi non possano essere imposti da soggetti estranei come la SAFI (Scuola alta formazione dell’Istruzione) a cui non compete di stabilire perfino il monte orario (40h annuali) di formazione”.

Le linee guida non soddisfanno neppure l’ANP che osserva: “l’ipotesi di carriera docente disegnata dal decreto-legge n. 36/2023, come più volte ribadito dall’ANP, si risolve nella mera possibilità di un’incentivazione economica stabile a seguito di un percorso complesso e lungo ben nove anni. Tale percorso, peraltro, è privo di concrete ricadute sulla comunità scolastica poiché non si collega all’affidamento di mansioni e responsabilità: in questo modo si vanifica del tutto il senso del middle management”.

Ed anche l’ANP solleva il tema delle risorse: “Rileviamo il nodo cruciale della formazione dei docenti in relazione al testo dell’ipotesi di CCNL del comparto scuola 2019-2021 del 14 luglio 2023 che prevede, all’articolo 44, comma 4, che le ore non utilizzate per le attività collegiali siano destinate alle attività di formazione programmate annualmente e che le ore di formazione ulteriori (articolo 36, comma 7) rispetto alla ottantesima siano remunerate. Tali disposizioni, in tutta evidenza, impattano pesantemente sulle Linee che, per trovare attuazione, dovrebbero poter contare su un’iniezione di risorse molto consistente”.