“Sull’elemento economico del personale della scuola cade l’asino: c’è un grande sforzo da fare. Il 7 aprile il nostro segretario chiederà l’applicazione dell’accordo di rilancio del sistema di istruzione e formazione del maggio scorso. Noi ci metteremo a disposizione anche per una formazione del personale seria”. Sono le parole di Ivana Barbacci, segretaria generale Cisl Scuola, pronunciate durante la convention delle candidate e dei candidati alle elezioni RSU per la Federazione CISL – Scuola, Universià, Ricerca svolta al Teatro Brancaccio di Roma.
Per formare docenti e Ata, ma in generale per elevare il livello della scuola, Barbacci sostiene che bisognerà “introdurre modalità e strumenti nuovi”: elementi che andranno collocati nel nuovo contratto di lavoro, sul quale però pesa la scarsità di risorse pubbliche.
“Noi – ha puntualizzato – siamo pronti alla sfida del cambiamento, all’introduzione delle nuove tecnologie nella scuola, perché dopo la pandemia abbiamo capito che non si può tornare più indietro”.
Barbacci ha anche ricordato che “non è esiste un presidio nazionale pubblico con oltre 40mila plessi” e questo conferma le potenzialità di un sistema con ricaduta sociale immensa e su cui occorre per investire.
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