Il DL 36 sulla formazione e il reclutamento docenti è un passo dall’essere convertito in legge, come abbiamo più volte riferito. A quanto pare nella versione finale del decreto appena approvato al Senato, resterà l’impianto relativo all’abilitazione all’insegnamento, che nasce da un percorso universitario e accademico di formazione iniziale e abilitazione destinato ai docenti di posto comune, compresi gli insegnanti tecnico-pratici, delle scuole secondarie di primo e secondo grado.
Quanto alla formazione continua e a quella incentivata, quali novità nell’ultima versione del DL 36 che dovrà essere convertito in legge entro il 29 giugno? Ne parliamo nel nuovo appuntamento di Tecnica risponde Live, giovedì 23 giugno alle ore 18. Ospiti Valentina Aprea, deputata di Forza Italia e componente della VII Commissione Cultura e Istruzione alla Camera; Rino di Meglio, coordinatore della Gilda degli insegnanti; e Andrea Gavosto, presidente della Fondazione Agnelli.
Per la formazione in servizio, a quanto pare è stata confermata l’istituzione della Scuola di alta formazione dell’istruzione, posta sotto la vigilanza del Ministero dell’istruzione, avente, tra i suoi compiti, quello di promuovere e coordinare la formazione in servizio dei docenti di ruolo, in coerenza e continuità con la formazione iniziale, garantendo elevati standard di qualità uniformi su tutto il territorio nazionale.
In ordine alla formazione obbligatoria, che ricomprende le competenze digitali e l’uso critico e responsabile degli strumenti digitali, anche con riferimento al benessere psicofisico degli allievi con disabilità e ai bisogni educativi speciali, nonché le pratiche di laboratorio e l’inclusione, è introdotto un sistema di formazione e aggiornamento permanente delle figure di sistema e dei docenti di ruolo articolato in percorsi di durata almeno triennale. Per rafforzare tanto le conoscenze quanto le competenze applicative, sono parte integrante di detti percorsi di formazione anche attività di progettazione, tutoraggio, accompagnamento, guida allo sviluppo delle potenzialità degli studenti volte a favorire il raggiungimento di obiettivi scolastici specifici, e attività di sperimentazione di nuove modalità didattiche.
Il DL precisa anche che: le modalità di partecipazione alle attività formative dei percorsi, la loro durata e le eventuali ore aggiuntive sono definite dalla contrattazione collettiva; e la partecipazione alle attività formative dei percorsi che si svolgono al di fuori dell’orario di insegnamento è retribuita.
Nel corso della diretta chiariremo anche in cosa consisterà la cosiddetta formazione incentivata.
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